Vite diverse

Vite diverse

Ieri, nel fondo di un cassetto, ho rinvenuto un quadernone di quando ero uno studente universitario. Era pieno di strani esercizi che non riconoscevo, sembrava scritto da un extraterrestre. Per un attimo dubitai che in un tempo lontano potessi aver riempito quelle pagine di cose che oggi non capisco.

Con un balzo enorme la vita mi ha portato lontanissimo da quel quadernone che ora tocco e sfoglio, incredulo. Chissà quanti altri quadernoni conservo con strani geroglifici sulle pagine, quante fotocopie, libri, appunti, pro memoria, senza Internet era un mare di carte.

Oggi sono un'altra persona, non guardo più i tg, leggo qualcosa s'uno schermo e mi godo il presente, penso di essere un animale come tanti, ci sarebbe tanto altro da conoscere ancora, imparare tecniche di sopravvivenza, come fare la maionese o dipingere un quadro, esplorare universi. Per me va bene così, ho imparato ad accettare la mia piccolezza, che poi non è piccolezza ma limitatezza. Son limitato. Non farò mai cose eccezionali ma mi concederò tempo per sentire vibrazioni mentre una forza inimmaginabile mi porterà ancora più avanti, ancora più lontano da quel quadernone extraterrestre e dal presente che sto vivendo. Vite diverse a rincorrersi nel fondo di una memoria che si squaglia ricomponendosi in nuove forme: cattedrali nel deserto della mente.