La piramide di Cheope

Francesco ed Enrico erano due inventori che avevano creato un macchinario microscopico capace di fotografare il sottosuolo per almeno tre chilometri di profondità; una volta ricevute le coordinate, scandagliando faceva foto e video che oltre a venire proiettati nell' aria come ologrammi, venivano salvati in schede che si attivavano a migliaia di chilometri di distanza dalla sorgente. Inoltre avevano inventato anche un congegno in nanotecnologia che attivato rendeva invisibili le persone sulle quali era disposto. Un giorno, mischiandosi tra i turisti entrarono nella Piramide di Cheope e attivarono i dispositivi dell'invisibilità; così, quando giunse l' orario di chiusura, ebbero l' opportunità di restare all'interno indisturbati, per fare il loro esperimento che consisteva di fare una mappa del sottosuolo della piramide, scandagliando a profondità impensabili.
Dal video che scorreva emersero meraviglie impensabili che fecero rimanere i due scienziati inventori di stucco.
" Francesco hai visto?, sotto la piramide sta emergendo un'intera città che va nel sottosuolo per diversi chilometri; ci sono migliaia di stanze colme di libri e macchinari che sembrano provenire dal futuro, o da un lontano passato dove extraterrestri o precedenti civiltà estinte hanno posato i loro piedi, e forse questi esseri sono ancora tra noi, irriconoscibili con le nostre sembianze e ci controllano facendoci evolvere lentamente. Inimmaginabile; ci hanno nascosto la vera storia dell'umanità, preconfezionando per noi pensieri, idee, modo di vivere,.Religioni per dividerci, indottrinandoci a dovere per un maggiore controllo sulla massa.
Francesco rimase senza parole, il cuore che batteva all'impazzata mentre cercava di assorbire quella rivelazione incredibile. La città nascosta sotto le piramidi di Cheope, Chefren Micerino e della Sfinge, faceva della piana di Giza due mondi separati, uno supero e uno infero; superiore e inferiore. Sembrava un mondo dei quali, l'infero portava in dote un patrimonio di conoscenze e tecnologie che sfidavano ogni logica conosciuta. Le pareti delle stanze erano coperte da scritte e simboli in una lingua che non riconosceva, ma che sembravano vibrare di un'energia antica e potente.
" Se tutto questo è vero, " Mormorò " Chi ha costruito questa città?... E perchè ci hanno nascosto la verità?... Qual' è il tuo pensiero, Enrico? "
Prima che l' amico potesse rispondere, una voce sottile e metallica, risuonò nell'oscurità. " Noi siamo le sentinelle della memoria, la vera storia dell'umanità è stata soppressa per millenni, perchè la conoscenza di questi arcani potrebbe destabilizzare i poteri che governano il mondo. "
Francesco ed Enrico si voltarono di scatto , cercando di capire da dove provenisse quella voce. Davanti a loro apparve una figura, avvolta in un bagliore azzurrognolo, che sembrava fatta di pura energia.
" Chi sei? " Chiese tremando, Francesco.
" Sono un custode di questa rete di sapere. "
Rispèose la figura. " Abbiamo protetto queste informazioni affinchè non cadessero nelle mani sbagliate. Ma ora tu sei stato scelto per portare questa verità alla luce, i tempi sono maturi; in modo che il mondo abbia finalmente la possibilità di conoscere la propria vera storia e di decidere il proprio futuro. "
Francesco si senti sopraffatto, ma anche determinato. Sapeva che nulla sarebbe stato più come prima. Con il cuore colmo di responsabilità decise di seguire con Enrico la figura azzurrognola, custode di quei segreti, pronto a scoprire gli arcani sepolti, se così si può dire, sotto le tre piramidi, la Sfinge e le piramidi minori, pronto a portare alla luce con prove alla mano, una verità da troppo tempo rimasta nascosta al mondo intero, che da lì in poi non sarebbe stato più lo stesso.