La nottola

scritto da Bajkal
Scritto 26 giorni fa • Pubblicato 10 giorni fa • Revisionato 9 giorni fa
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La nottola di Minerva dispiega le ali al calar del crepuscolo. (F. Hegel)
- Nota dell'autore Bajkal

Testo: La nottola
di Bajkal

Ho visto confini fluttuare
come onde e risacca sulla rena
in giorni di calda estate piatta.

Ho visto crescere imperi 
come macchie di sangue su un sudario,
dileguati come neve al sole.

Ho visto le moltitudini di Persia
infrangersi sulla gola del coraggio...
Le falangi del Macedone atterrire gli elefanti a mille leghe...
La testuggine e l'aquila di Roma ordinare il caos 
per qualche battito di ciglia dell' occhio dei secoli...
Le tende d'oro specchiare l' astro irsuto
e l'Orda ineluttabile investire di tempesta il Grande Muro
fino alle brecce di cavalli dilagate...
La fine dei figli della terra
in mondi nuovi e poi tra ulivi antichi 
irrorati di memoria e sangue...
La Città Rossa da fiamme spopolata
negare la conquista agli invasori,
muti dinanzi all'infero spettacolo
presago all'armata di sventura...
La Città Nera di carbone e braci 
cacciare la morte oltre il Fiume d' acciaio,
fino al vessillo acceso di vittoria
sulle rovine di proterva cupola...
...Il ghiaccio e il fuoco dell'Oriente di Luce
ricacciare dal cuore della terra
alle dense cortine della notte
le livide bestie giunte dal mare...

Ho visto.

Tutto passa come un sogno agitato,
riposa in un'eco che si smorza
di musiche lontane, risate o urla,
ormai bisbiglio, 
fruscio delle mie ali serotine,
ronzio del tempo
che volge al silenzio,
alla notte.

La nottola testo di Bajkal
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