Ideografia

Guardo persone

riflessi della tua stanza

- devo farla finita col tempo -

su un quaderno senza aspetto

infinitamente

ho tracciato sillabe afone

e senza pensiero enunciati

senza aspettazione

Quello scoglio

che così mi assorbe

e mi perde

ho raggiunto

senza mare,

senza vento

Queste parole che si formano

come sacrificio terribile e dissacrante

dalle condizioni immutabili di tutti i presenti

e dalle reliquie ionizzanti di futuri apparenti

non mi crea problemi tuttavia

essere già dipinto sulla cremagliera

della perdizione

Oggi è vero

se una foglia

in volo un uccello sfiora

Il g di x dell'insieme non coincidente

dei passanti reali tende a un'entropia

smisurata per ogni viale in centro

maggiore o uguale alla periferia

Dalle ogive e attraverso le capriate

ci spia

un seme di infinito incanto

dal battistero

dalle sfere del terzo raggio

un'immagine raggiunge l'idea

quando nella perizia infinita

degli archi gotici

mi perdo

contemporaneamente sei

l'immarcescibile spettatore delle aviorimesse

guardi cornicioni di vecchi palazzi o pernici

assente

e perenni grondaie

queste, e poco altro, sono la poesia del settore

talvolta il sole le fa risplendere

da una particolare angolatura

ed io amo queste pareti grezze, queste labilità

a cui il sole invernale reca visita

questi rovi di antenne sbattute dal vento

qui vive gente come me e come te

labile lettore, del futuro, congetturale,

stai ascoltando?

e sulle terrazze geme anche qui noto

dalle fessure, negli interstizi

delle sacrileghe psicosi

mi guardo

nel riquadro vuoto di un'ideografia