Ottobre

Ottobre solo adesso posso cantarti

che la mia anima si va quietando

dopo quanto la scuotesti invano.

Tutto feci pronto e docile ai miei piani

per guadagnare anche i tuoi giorni al mio misero patrimonio di ricordi

per continuare la mia disperata fuga.

Ma pur sapendo di non volere, di non potere

pur sapendo che pur volendo e pur potendo

non li avrei più voluto una volta conquistati

pur sapendo che non mi avrebbero voluto,

non avrebbero potuto, non mi avrebbero più voluto,

decisi di far crescere ancora la mia teoria

per l’ossessione che ancora del tutto non si svela

per la folle mia ricerca che a niente giunge

eppure anche tu saresti rientrato nei miei calcoli.

Tutto obbedì alla mia fame di visioni

tutte le parole passate e future senza realtà

le attese sicure e gli addii di nuova solitudine

tutti gli approcci insperati e i risvegli carichi di delusione

le strade con facile meta e le sere scontate senza coraggio

tutto si piegò ai miei ingannevoli segreti

deboli promesse sincere senza domani

tutta la vita si strinse intorno a quei momenti

senza mai rinunciare all’alba di un nuovo sole.

Tu finisti puntuale per cedere il posto al terribile mese

come allora senza più rimedio,

ma i miei conti non riuscii a chiuderli

i tuoi giorni non riuscii a conservarli nei miei scaffali

quei giorni ancora mi gridano dentro e non so risponder loro

solo vorrei salvarli in una definitiva verità

quelle notti insonni di muto dolore

eppure così dolci da non farmi rialzare

vorrei eternarle in un infinito puro piacere.