Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Stanotte in sogno, ho scritto una canzone, ma tu non la ascolterai mai.
L'avevo intitolata "Se potessi" e parlava di te. E parlava di me.
Parlava di un noi che non esiste e che non esisterà mai.
Si sarebbe intitolata "Se potessi", ma di fatto, non posso.
Ero dentro la culla del dormiveglia, per cui mi suonava splendida, ma al risveglio ho cercato di cucirmela alla memoria, ma probabilmente le parole ed i suoni più belli si sono dissolti via.
Ma più o meno era qualcosa del genere.
"Se potessi"
Se potessi, vorrei dirti cose.
Cose del tipo che ti guardo quando non t'accorgi
e mi imbambolo.
Se potessi però,
non ti guarderei. Ti osserverei.
Spazierei dai tuoi occhi, alle tue labbra, al tuo collo.
Raggiungerei i tuoi seni, i tuoi fianchi, le tue gambe.
Senza imbarazzo.
Senza che lo sguardo, debba star attento ad esser distolto,
perché tu non te ne accorga.
Se potessi. Ma non posso.
Se potessi. Ma non è giusto.
Se potessi, mi avvicinerei,
ti accarezzerei,
i tuoi capelli dagli occhi scanserei.
Se potessi ti sorriderei senza ritegno,
puntando dritto
agli specchi profondi della tua anima.
Ti direi che mi piaci.
Ti chiederei di giocare a schiaffi o baci.
Ti abbraccerei ed il mio naso sulla tua pelle affonderei.
Se potessi. Ma non posso.
Se potessi. Ma non è giusto.
Se potessi, tornerei a parlare di baci,
mi inebrierei del sapore sconosciuto delle tue labbra,
addomesticheremmo le nostre lingue, i nostri corpi, i nostri sensi.
Ti direi di nuovo anche che mi piaci,
mille volte ed ancora di più te lo direi.
Se potessi ti direi tutto, perché se potessi, tutto sarebbe possibile.
Se potessi. Ma non posso.
Se potessi. Ma non è giusto.
Se potessi. Ma non potrò mai.
Se potessi. Ma non sarebbe giusto.
Ed adesso rimango con questa anima sconsolata,
a gestire un dolore che tu non sai,
a guardarti ancora per qualche giorno
trattandoti da amica,
desiderandoti per la mia vita.
Poi peggio sarà,
ti vedrò andar via.
Rimarrò solo, col pensiero di ciò che non è stato, di ciò che mai sarà.
Rimarrò solo, dentro il film che mi ero incontrollabilmente costruito,
dove tu mi cerchi e mi trascini per mano verso l'ignoto,
quando tu reale, neanche sai di questo mio sogno, così anormale.
Così adesso ti saluto con un semplice sorriso.
Così adesso dentro piango, quando esplode il tuo, di sorriso.
Se potessi ti racconterei tutto.
Ma non posso.
Ma non è giusto.
Se potessi,
ma non era destino.