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Io faccio sesso ma col cronometro.
Niente regali, prezzario anomalo
I miei acquirenti sanno distinguere
servigi, modi, classe da vendere.
La mercanzia la mostro in pose,
su quella strada, non sono l’unica
C’è chi si svende per una dose
chi per un attico nel centro storico.
Mi piace il vizio lui mi perseguita
da quando a 10 la retta tonaca
si prese rapida nella canonica
la rettitudine, la luce e l’anima.
In premio ottenni, per l'asta eretta
tre immaginette di San Francesco
un portachiavi di Frat' Ernesto
e un’ostia espiante già benedetta.
Da pio credente,devoto e sveglio
la buttai giù come gli apostoli
perché il buon Cristo potesse anch’egli
entrarmi dentro senza preamboli.
Mungere il padre divenne un metodo
Finché nel coro giunse l’Arcangelo
Di ostie salate da mandar giù
dietro lo scranno, prova un po’ tu.
Ora ci campo, ci pago il mutuo
Con quel pio vizio reso virtù
Tornare indietro? A volte indugio
Provo a convincermi, ma è schiavitù.
E indosso capi da vera star
col mio corsetto rosso abbinato,
le calze a rete, le supercar
e un vestitino tanto attillato.
E vado a caccia come una mosca
Per raccattare se sfortunata
Un folle, un ladro, due calci in bocca
E sputar sangue, sangue salato.
E poi c’è Gino, si è innamorato
Mi da del lei tutto educato
con gli occhi lucidi lui mi sollecita
di abbandonare quel mondo fetido.
Io da codarda , tentenno svicolo
Non riesco a dirgli che nel mio corpo
Un altro mostro maligno e torvo
si è fatto largo senza un ostacolo.
Mi resta poco, poco da vivere?
Giusto cosi smetto di illuderlo
esco di scena senza deluderlo
mi prostro a dio, sta a lui decidere!