Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Nell’anno del Signore,
mille e due,
una monaca la stendeva al sole
dietro il convento,
tra i panni bianchi,
pregando che l’inverno fosse lieve.
Trecento anni dopo,
una contadina di Provenza
la intrecciava nei sacchi di lino,
contro i tarli
e i sogni cattivi.
Sui davanzali ottocenteschi
profumava le lettere ai soldati,
i cassetti delle spose,
le mani ruvide
che cercavano tenerezza.
Ora,
in un appartamento di città,
un piccolo mazzetto appeso al muro
resiste alla polvere
e ai telefoni.
Nessuno ricorda chi l’ha messo lì,
ma quando passa un soffio d’aria
un odore antico torna a parlare,
di terra,
di sole,
di mani.
E forse di qualcos’altro:
di ciò che attraversa le epoche
senza perdere se stesso,
come un respiro invisibile
che unisce
chi fu,
chi è,
e chi ancora verrà.