Dai sessanta ai settanta.

Sono dieci anni ma sconvolgono una vita intera.

Sembrano tanti ma sono pochi.

A sessanta sei ancora attiva, lavori, fai una vita ancora movimentata, non pensi proprio alla vecchiaia.

Non hai tempo per pensare.

Non hai tempo per guardarti allo specchio per accorgerti del cambiamento del tuo corpo.

Delle rughe che avanzano.

Dei dolori alle ossa per i quali pensi che sia solo stanchezza.

Poi di colpo a settanta tutto questo finisce.

Arriva la pensione, ti ritrovi improvvisamente

vecchia.

La vita diventa statica.

Ti giri e ti rigiri in casa senza sapere cosa fare.

La vita frenetica che avevi diventa flemmatica.

Ti accorgi che sei diventata vecchia.

Ti guardi allo specchio e non ti riconosci.

Ma sono io? Proprio io?

Il volto pieno di rughe.

Tutti gli acciacchi che prima addebitavi

alla stanchezza, adesso capisci che

sono da addebitare alla vecchiaia.

Ti rendi conto che prima eri attorniata

di persone, oggi nessuno ti avvicina.

Non servi più!

Una vita ad aiutare gli altri, trascurando

te stessa, pensando che ci sarebbe

stato tempo per te, oggi ti accorgi che di tempo non ne hai più.

Che il tempo è volato via e che non tornerà mai più.

Ti accorgi che sei diventata trasparente

per gli altri, quelli ai quali hai dato tanto

e che non hanno un minimo di riconoscenza.

Ti rendi conto che purtroppo la vita è questa.

E non ci puoi fare niente.

Dieci anni.

Dieci anni che sconvolgono una vita intera.

A sessanta sei viva e ancora giovane.

A settanta non sei ancora morta ma sei vecchia.

Ti rimangono solo i rimpianti di non aver pensato a te e che non potrai farlo mai

più.

Rita Buscema

16/10/2025