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Ed ecco che la vecchiaia arriva a
gamba tesa.
Fino a ieri non ci facevo caso e
oggi sto con un palmo di naso.
È inutile fare tanti giri di parole,
sono vecchia dentro e fuori.
Fino a ieri non contavo nessuna
ruga, oggi sembro una lattuga.
È arrivata così, di colpo, ogni
giorno un nuovo acciacco.
Se mi guardo allo specchio, non
vedo più quel volto fresco, vedo
solo una vecchia in un cesto.
Questo cesto è il mio corpo, pieno
di rughe e indigesto.
Non parliamo della mente, me la
sento indigente.
Da qualsivoglia angolo mi veda
trovo ormai una vecchia rattrappita.
Tutto questo è accaduto nell’arco
di un minuto.
O almeno così ho creduto.
Me ne sono resa conto nel giro di
un sol secondo.
Quando son passata all’improvviso
dal lavoro alla pensione, ci sta lo
specchio che sembra un guardone.
Prima neanche lo osservavo, da
tutt’altra parte io guardavo.
Ero sempre in mille faccende
affaccendata, ora sono una vecchia
poltrona rilassata.
Ma esser non si può più di una volta,
lo diceva sempre una signora che è
morta.
È così che va la vita, la vecchiaia
giunge imperterrita.
Oggi a me, domani a te e non sai
neanche perché.
E così che mi sono rassegnata, non
ci penso e mi faccio una risata.
Rita Buscema
21/09/2025