Contenuti per adulti
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Atto unico
Personaggi
Tecla – 30-35 anni, sta al centro del palco, partorisce da sola, corpo contorto, spasmi improvvisi, mani che tentano di afferrare l’aria e il pavimento, urla, singhiozzi, risate di sollievo e pianti insieme.
Loris – 35-40 anni, in piedi, fuori dal palco, accanto a una sedia vuota in prima fila, rivolto al pubblico, tremito costante, respirazione irregolare, mani e piedi in movimento quasi impercettibile, tic nervosi, corpo in conflitto tra presenza e finzione.
Scena unica
(Luci forti su TECLA, corpo contorto, urla disperate e scatti improvvisi. Luce più debole su LORIS accanto alla sedia vuota, tremante, respirazione irregolare.)
TECLA: (urlando, tra spasmi) Loris! Vieni qui! Non lasciarmi cazzo!
LORIS: (rivolgendosi al pubblico, voce modulata, mani tremanti, piedi che battono leggermente) La sentite? Mi chiama… ma io… non posso. Non più.
(TECLA si contorce, mani in aria e poi che afferrano il pavimento, urla sorde, respirazioni profonde e convulse.)
TECLA: Non lasciarmi… non adesso…
LORIS: (al pubblico, modulando la voce, pause tra le parole, tic nervoso alla mano destra) Io l’ascolto… la sento… la conosco… Ma non posso toccarla. Non mi è più concesso. Un personaggio vive finché recita… io ho smesso… e sto morendo… qui… davanti a voi. Voi che avete comprato il biglietto…cosa pensavate di trovare?
TECLA: (tra urla e spasmi, mani che afferrano l’aria, contrazioni improvvise) Questo… non è teatro! È carne… sangue… vita che… si spacca! Aiutami… Loris… ti prego!
LORIS: (al pubblico, sussurro tremante, mani che cercano equilibrio sul corpo, respirazione affannata) Carne… sangue… io non sono più niente di tutto questo… forse per te… non lo sono mai stato… Ho scelto il silenzio… Ho scelto di non recitare più… e così… sono già morto.
(Urla di TECLA. Pausa irreale. Spasmi improvvisi, braccia che cercano l’aria, mani che afferrano il pavimento.)
TECLA: Non sei mai stato uomo! Sempre nascosto dietro le parole di un autore! Adesso ti nascondi anche dietro al pubblico!
LORIS: (al pubblico, sospiri profondi, spalle che si contraggono, mani tremanti, piedi in movimento leggero) È vero… Non sono mai stato uomo… Solo parte di una storia… che non ho scritto io… Ma quel coglione di autore… ci ha messo addosso ogni tipo di personaggio… senza mai darci dignità… Adesso basta.
TECLA: E adesso? Per avere un briciolo di libertà dobbiamo morire?
LORIS: (al pubblico, sussurrando, tremante, respiri profondi, mani che cercano il corpo, piccoli spasmi) Forse sì… Ma almeno… è nostra… Libertà… Anche morendo da personaggio.
TECLA: Non ricordo… quando è stato l’ultimo… nostro giorno… uno… solo… nostro…
LORIS: (al pubblico, sospiri lenti, tremito leggero alle mani, piedi che si muovono impercettibilmente) E io… non so quanti anni ho… non so se abbiamo vissuto… o solo recitato…
TECLA: I nostri baci… sempre finti… sempre…
LORIS: Non respiravamo come voi… Non sentivamo… solo… fingevo… io fingevo…
TECLA: Onomastici, compleanni… mai vissuti… tutto un continuo replay…
LORIS: (al pubblico, voce tremante, pause pesanti, corpo che cerca equilibrio) Sempre in scena… mai nel mondo… mai davvero…
(Pausa lunga. Vagito del bambino. TECLA ride e piange, crolla stremata, scatti improvvisi, braccia che cercano di afferrare la vita. Silenzio di 5 secondi. LORIS stringe la sedia, tremante.)
TECLA: (debole, singhiozzando, mani che cercano il vuoto) È… vivo… sì… è vivo… Loris…
(LORIS la fissa, respirazione lenta e irregolare, tremito costante, occhi fissi sul palco.)
LORIS: (al pubblico, voce che trema, pause lunghe, mani che si aprono e chiudono, spalle che cedono leggermente) È nato… eppure… non sono sicuro… che sia mio… Tutto il mondo… tutte le recite… e se…?
TECLA: (ansimando, tra dolore e sollievo, scatti improvvisi, mani che afferrano l’aria) Loris… cosa dici…
LORIS: (al pubblico, voce bassa ma decisa, modulazioni continue, respiri profondi, corpo che cerca equilibrio, mani e piedi in lieve movimento) Se finora… ero solo un personaggio… adesso devo decidere… di diventare reale… Camminare… toccare… rischiare… Anche se il mondo… mi tradisce… Anche se quel bambino… non fosse mio.
(Silenzio. Pausa lunga. LORIS si siede lentamente sulla sedia vuota, tremante, corpo che cede. TECLA lo osserva, incredula, mani tremanti, braccia che cercano contatto con la vita.)
TECLA: (quasi sussurrando, voce tremante) Sei qui… davvero… sei qui…?
LORIS: (al pubblico, sottovoce, respirando affannosamente, mani lungo i fianchi, spalle che cedono) Io… sono qui… Finalmente… Reale.
(Luci calde su TECLA e il bambino. LORIS rimane in penombra, immobile, corpo che cede lentamente. Silenzio assoluto. Nessun applauso. Il pubblico lascia la sala senza dire nulla.)
2025