Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Finalmente a casa
Ho cercato la tranquillità e l'ho trovata nel volo degli uccelli.
Non solo un movimento, ma un silenzio tessuto nell'aria, un'antica lingua che parla al cuore stanco.
Ho guardato le loro ali, un'orchestra senza spartito che danza l'assoluto presente, e in quell'aprirsi e chiudersi leggero,
ho visto la risposta a tutte le mie domande irrequiete.
Ho smesso di cercare la pace nei luoghi lontani.
L'ho cercata nel tumulto, nel grido rauco delle ambizioni, e ho trovato solo echi vuoti di ciò che credevo di volere.
Ma poi, l'ho riconosciuto,
non un fragore, ma un sussurro:
il silenzio che sta dietro ogni suono.
L'ho trovato nel fruscio delle foglie secche, che cedono senza lottare al passo del vento, un'accettazione antica, una lezione di abbandono.
Lascia andare, mi dicono, ciò che non puoi trattenere.
L'ho trovato nel respiro profondo e ritmico del mare, che arriva e se ne va, in un eterno, instancabile ritorno.
È un canto che non ha bisogno di note,
la melodia sobria di quando il mondo smette di chiedere e si limita a esistere.
Il vero lusso non è avere, ma sentire l'armonia che lega la piuma al vento, il respiro all'orizzonte.
Sono un frammento di questo ciclo gentile, fatto di movimento e silenzio.
Ora sono finalmente a casa.
Non devo più cercare.
Posso semplicemente chiudere gli occhi e lasciarmi trovare dal sublime
rifugio che siamo noi stessi.