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Il primo appuntamento del mattino è alle 9 per il breakfast. La colazione è abbondante, ed equamente divisa tra la parte dolce e quella salata. Sulla tv al plasma trasmettono un telegiornale, ovviamente in romeno. Per quel poco che ne capisco in serata proietteranno dei giochi di luce,con sottofondo musicale, sul Palazzo del Parlamento. Questo per celebrare la ricorrenza della data della fondazione di Bucarest. Avviso Silvia di questa cosa, lei annuisce:"Allora stasera possiamo tornare al Parlamento, dev'essere un bello spettacolo".
Già il Parlamento.Alle 11.15 è prevista la nostra visita guidata, in lingua italiana. Di buon grado alla 10.15 ci incamminiamo; visto che il tragitto è di mezz'ora arriveremo con largo anticipo. Seguimo la folla che si dirige in un'unica direzione, e puntualmente arriviamo in Parlamento. Tutto a posto? Assolutamente no.
Silvia va ad interpellare un addetto, che ci dice che non è quello l'ingresso per le visite guidate. Dobbiamo uscire ed andare "left". 100 metri, 200 metri,500...di questo fantomatico ingresso gnessuna traccia. Michela va chiedere ad una guardia, che dice di proseguire dritto. Di cartelli con indicazioni neanche a parlarne. Sono già quasi le 11.15, e rischiamo di perdere la visita. Silvia telefona alla guida;ci dice che l'ingresso delle visite è al B3 e che dobbiamo spiacciarci, non ci aspetterà per molto. Dov'è il B3? Assai lontano da noi. Michela ruggisce, dice che lo scopo del weekend era principalmente visitare il Parlamento e non possiamo assolutamente perdercelo. Parte una corsa folle, che raramente ho visto anche alle Olimpiadi...sputo anche l'anima. Poco dopo le 11.30 siamo a questo maledetto B3. Tutti molto provati; Silvia ha un colorito viola addobbo funebre. Almeno ci hanno aspettato, Deo gratias.
Valeva la pena di fare tutta quella fatica. Il Parlamento è molto interessante, c'è l'opportunità di scattare foto a raffica e di ammirare gli interni del palazzo. La nostra guida è un romeno che si è laureato in Italia in Scienze Politiche e che poi è tornato in Romania. Dice appunto di volere fare il politico. Io purtroppo non posso dargli validi consigli, quando mi sono candidato (in Comune) ho preso la bellezza di 14 voti...
L'aula del Senato è bella...e anche utile per riposarsi, le poltrone sono comode. La guida viene sottoposta ad un tour de force di domande; sul funzionamento del Parlamento, stili di vita, stipendi, altri aspetti della Romania. Ne esce fuori più che bene. Penso che in Romania potrebbe fare il politico,in Italia no...troppo preparato ed onesto.
12.45, siamo fuori dal Parlamento.La mozione di Silvia di andare nel luogo del pranzo in taxi è approvata dal 100% dei votanti. Luogo che si chiama come la più nota delle spade di Re Artù, Excalibur. L'ingresso è un po' angusto, sembra di scendere in una cantina. Dentro tutto è in stile medievale: drappi,tavoli,sedie,quadri,scudi,armature,spade,musica. Si',la musica medievale è caratteristica. Però dopo mezz'ora...rimpiango di non essere ad un live di Gigi D'Alessio (che non è certo il mio cantante preferito). Ordino un petto di pollo con patate e formaggio. La parte migliore del piatto sono le patate, il resto sotto la sufficienza.
Dopo il pranzo ci rechiamo in Piazza della Rivoluzione, che fortunatamente è vicina al locale. Ci rilassiamo, ma non troppo. Alle 16.30 è in calendario la visita alla casa del dittatore Ceasescu. Occorrerà prendere un altro taxi e tuffarsi nel terribile traffico di Bucarest. E il tassista...sigh!
Michela chiude la portiera in maniera energica, ma nulla di che. Lui urla:"SLOWLY!SLOWLY!DON'T BROKE!". Guida fumando e con il braccio fuori dal finestrino, sembra un personaggio di un film dell'Abatantuono prima maniera. Nel traffico incrocio le dita (e tocco altro...) sperando che non succeda nulla, mancherebbe giusto un incidente. Silvia e Michela dietro di me con espressione schifata/spaventata. Fortunatamente arriviamo a destinazione sani e salvi.
Ci fanno mettere le pattine, probabilmente hanno appena dato la cera...scherzi a parte è per non rovinare i tappeti pregiati della casa. Ci forniscono l'audioguida in italiano. Però la guida parla un inglese molto comprensibile, e spesso stacco l'audioguida per ascoltarla...ha anche un bel timbro di voce. Michela la trova troppo magra, non sono d'accordo. Poi concorda con me che ha dei lineamenti del viso molto belli.
La visita scorre velocemente e senza intoppi. La sala dove il dittatore faceva ozonoterapia e fisioterapia è più grande del mio appartamento,di sicuro non se la passava male.
Al ritorno, forse anche a causa del caldo (28 gradi), Michela mi sembra un po' fuori fase. E' convinta che il resto del gruppo trami e rida alle sue spalle, che gli raccontino balle. Lei non è diplomatica, e questo dà fastidio. Ormai la conosco da cinque anni, e so che ogni tanto ha questi sfoghi...con pazienza la ascolto. Poi arriviamo in in hotel, e l'unico rapporto che voglio avere per un'ora è quello col letto.
La cena è alle 19.30 al Closer To The Moon, un locale situato in cima ad un palazzo. Posto trendy (fighetto?) con clientela giovanile. E' stato scelto da Michela perchè dovrebbero fare una spettacolo con le bolle di sapone. In realtà non c'è nulla perchè lo spettacolo lo fanno in altri mesi, non a settembre. Bello il panorama, col tromonto vengono delle foto spettacolari. Cibo e drink nella norma, tre burine italiane fanno casino a poca distanza da noi.
Come un cerchio si ritorna poi al punto di partenza delle vicende giornaliere, il Parlamento. C'è molto piu' gente del mattino, diverse strade chiuse e traffico impazzito. Per entrare nella piazza antistante al Parlamento ci perquisiscono. Vista la fiumana di gente ho un po' di paura di perdere il contatto con gli altri del gruppo, è vero che abbiamo i cellulari però non si sa mai. Lo spettacolo di giochi di luce è seducente; magari l'idea di mettere le bancarelle di generi alimentari/bibite davanti al Parlamento non è stata proprio geniale. Vuoi la ressa,vuoi la stanchezza, la giornata parlamentare volge al termine. L'indomani la sveglia è fissata per le 8, urge un buon riposo notturno.