L'anima che ha chiuso le ali

scritto da Ania Evitpadalam
Scritto Un mese fa • Pubblicato Un mese fa • Revisionato Un mese fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Ania Evitpadalam
Autore del testo Ania Evitpadalam

Testo: L'anima che ha chiuso le ali
di Ania Evitpadalam

Il suo cuore era un sole,
ardente di luce e carezze infinite,
eppure il mondo lo spezzò,
lo arse, lo piegò e lo tradì.

Aveva dato fiumi, sangue e stelle,
nutrito anime vuote come conchiglie,
e ogni dono gli tornava scheggia fredda,
ogni abbraccio un silenzio, ogni bacio un vuoto.

Così il cuore, un tempo fiorito,
si piegò sotto il peso del disprezzo,
le ali della sua bontà si ruppero,
e l’amore si ritirò in un deserto.

E qui sta la tragedia, la tristezza infinita:
un’anima grande, pura, ardente,
che avrebbe potuto illuminare mondi,
ora giace muta, distaccata, chiusa.

Vedeva uomini e donne come bambole,
fatte di legno e polvere, su scaffali immoti,
che non sentono, non capiscono, non sanno
quanto dolore un cuore come il suo aveva sopportato.

Aveva amato con una forza che poteva frantumare le stelle,
curato senza misura, donato senza ritorno,
e ora cammina tra manichini silenziosi,
ogni passo un eco della sua solitudine.

È così doloroso: la luce che era in lui,
ora si ritira, fragile, sconsolata,
e il mondo non sa, non vede, non comprende
quanto sia tragico che un cuore puro si ritiri.

Non offre più briciole, non dona più fuoco,
non cerca occhi che non riflettono,
solo osserva la stanza piena di bambole fredde,
e il suo cuore, un tempo ardente, si nasconde nel ghiaccio.

Eppure sotto il ghiaccio e le spine,
resta la memoria del sole che era,
e il dolore immenso di sapere:
quanto è triste che un’anima capace di tutto,
abbia smesso di amare, abbia chiuso la porta,
abbia rinunciato al mondo, al dono di sé.

L'anima che ha chiuso le ali testo di Ania Evitpadalam
9