Una possibilità

Era lì il suo Cappellaio,
Infinitamente triste e malinconico,
Disperato e così amareggiato,
Per il terribile comportamento di lei.
Lo vedeva seduto mestamente al tavolo,
Con il capo chino e pieno di dolore,
La falda del suo grande cappello
Copriva il suo viso e la sua espressione.
Mentre lei gli parlava, lui abbassava la testa
E lei poteva vedere le sue lacrime scendere giù.
L'aveva deluso e non avrebbe voluto.
Poi lui si alzò e si avviò verso la porta.
Lei non voleva, ma non sapeva come impedirlo,
Non sapeva come farsi perdonare,
Cadde in ginocchio e lo supplicò, 
Le lacrime scorrevano a fiumi adesso
E non sapeva fermarle nè trattenerle.
Non le sembrava vero che tutto potesse finire così.
Poi lui tornò perchè aveva dimenticato
Qualcosa di raro e insostituibile.
Fece un passo verso il tavolo,
Prese una tazzina decorata abilmente,
Piena di tè e di una spezia alla vaniglia,
E la offrì sorridendo con gli occhi tristi ad Alice.
Lei capì subito, ne gustò prontemente un sorso
E cominciò a piangere lacrime amare,
Era il tè più buono che avesse mai bevuto.
Era infelice per averlo deluso orribilmente,
Ma grata per la possibilità che le veniva offerta.
E lui le disse:"Prima eri molto più... moltosa!
Hai perso la tua moltezza!
Ritrovala, ti prego!!"