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La bellezza e la profondità di questa canzone... Ho un caro ricordo legato alle parole del suo testo. Lo ascoltai per la prima volta a casa di una compagna di scuola, frequentavo ancora le medie. Io ed altre ragazze della stessa classe eravamo state invitate a passare da lei, forse era il suo compleanno. Quel giorno al giradischi, il tempo si fermò proprio su questo pezzo. Emanuela all'improvviso si mise a cantare a squarciagola, quasi come fosse uno sfogo trattenuto chissà da quanto... Mi impressionò tantissimo. Aveva cantato con tutta la sua anima, con la stessa foga ed energia di chi ha un tormento immane nel petto. Lei che era sempre sembrata forte e spaccona rispetto tutte noi, rivelò inconsapevolmente la sua parte più fragile. È così che compresi chi fosse realmente, e quale dolore si nascondesse dietro quella sua corazza e sfacciataggine.
Ogni volta che sento questo brano, è a lei che penso.
Chissà dov'è oggi, e cosa fa. Se ha guarito le sue ferite ed è una donna felice.
Spero proprio di sì. Magari, forse un giorno ci ritroveremo... non mi dispiacerebbe.
