Scrivere

scritto da Apium
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Autore del testo Apium

Testo: Scrivere
di Apium

Non riesco più a scrivere

Non come prima

Anche se so di essere meglio di prima.

Mi chiedo se quell’ispirazione improvvisa fosse fondata su quella tristezza e quel panico che sento di aver perso.

Poi mi rispondo:

No, non è il panico.

Sono ancora una bambina che vagabonda, terrorizzata dalle persone e dai loro volti

Da quegl’occhi che mi fissano sempre e quelle parole non dette.

Quindi cos’è che è?

Ho perso sensibilità? rapporto con il mondo? con me stessa?

Non riesco più a scrivere perché non comunico più con quel che sono?

Forse non mi riconosco

Eppure, non mi sono mai sentita così autentica

No, forse una volta c’è stata

Ma ero così immatura che non sono riuscita a coltivarla quell’autenticità.

L’ho colta solo ora.

Eppure, non scrivo.

Non scrivo ed esco di testa, perché odio tutto quello che metto su carta -

Avevo l’abitudine di non rileggere niente di quel che scrivevo per paura di affrontare quello che ero finalmente riuscita a buttare giù.

E ora

Lo rileggo troppo

Una, due, tre e non arrivo alla quarta volta perché lo elimino passando al prossimo progetto senza futuro, alla prossima poesia che non esiste e non esisterà mai se non al di fuori di un istante bloccato tra quei mille universi che ho creato dopo aver eliminato l’ultima lettera.

Non scrivo e non parlo.

Non ho mai parlato, e questo non mi spaventa.

Ma scrivere

Perché non scrivo?

Mi manca scrivere.

E penso che in fondo, sotto sotto, il motivo, sia che non mi sto innamorando.

Di niente, di nessuno.

Passo i giorni a fissare il vuoto, aspettando di che scrivere.

La mia psicologa, probabilmente, mi direbbe che dovrei innamorarmi di me

Ma non è la stessa cosa

Adoro ciò che sono, non voglio essere fraintesa

Più passa il tempo e più mi rendo conto di essere un individuo tra mille, con tutte le sfaccettature del caso

Mi rendo conto di essere un miscuglio di tutto ciò che mi piace ma che ancora non ha una direzione verso cui buttarsi 

Osservo ogni mia reazione e ogni mio gesto, ogni particolarità e ogni parola che uso nei testi ma

ancora

non so bene

come amo

che parole userei

per descriverlo?

Che metro userei?

Lascerei il verso libero?

Tornerei a scrivere poco? frammentato? tornerei a dubitare di quel che sono?

Tornerei a scrivere?

Ho paura

Ho paura di tornare a scrivere e dovermi fermare improvvisamente

Di allontanare le mani dalla tastiera e tornare a non sapere cosa fare

che scrivere

che parole inventarmi per suonare più poetica

Le mie poesie non funzionano perché non c’è nessuno di mezzo?

O forse quel qualcuno non esiste?

Mamma dice che allontano le persone

Che per paura di rimanere ferita, penso sempre allo scenario peggiore

Mollo tutto ancor prima che accada

Perché se non c’è nessuno, allora nessuno può ferirmi

Allora

Nessuno

Può ferirmi

Nessuno può,

Allo stesso modo di come qualcuno potrebbe

Rimango ferita anche sola

Perché mi rendo conto di quanto fragile e stupido sia il mio ego

Sono tutto quello che ho odiato di lui

Tutto quello che ho odiato di loro

Terrorizzata

Da chi le mie poesie dovrebbe leggerle

Scrivo bene al buio

Dove nessuno mi vede

Scrivo bene quando non rileggo

E faccio finta che tutto questo non lo leggerà mai nessuno

Scrivo bene solo quando faccio a botte con l’orgoglio e tiro fuori quello che sono davvero, passando per quella vergogna che mi accompagna da sempre.

E forse è per questo che scrivo bene quando mi innamoro.

Perché da che ho ricordo, per amare, 

Faccio a botte con il mio orgoglio

Nascondo i lividi

E faccio finta di niente.

Scrivere testo di Apium
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