Questo testo, pubblicato oltre un anno fa, ottenne un considerevole numero di commenti, poi cancellati a causa di numerose violazioni del regolamento.
Non mi sembra un testo che possa suscitare controversie e non ricordo i motivi che spinsero la Redazione a cancellare i commenti. Lo ripropongo per vedere l'effetto che fa.
Il lungo e desolante percorso per cercare un lavoro che gli assicuri un reddito, appena sufficiente a garantire un minimo di sussistenza alla sua numerosa famiglia. era giunto finalmente a termine. All'interno di quell'ufficio della Pubblica Amministrazione, dove le raccomandazioni del parroco avevano preceduto la sua presenza, fu assunto a tempo indeterminato col titolo altisonante di Direttore dei Gabinetti Pubblici.
In seguito, dopo che gli furono illustrate le mansioni, sorrise amaramente e capì che quel titolo era solo un pietoso eufemismo per mitigare una realtà che causava non poca umiliazione. Essere assunto come custode dei cessi pubblici era ed è un lavoro umile. Doveva assicurare la costante pulizia delle maioliche, asciugare l'acqua e altri liquidi che stagnavano nel pavimento, porgere la carta igienica a chi ne faceva richiesta, fornire la necessaria assistenza a chi utilizzava il gabinetto riservato ai portatori di handicap.
Nella scala sociale della società in cui vive era nel gradino più basso, più basso dello spazzino che lavora all'aperto; egli deve stare nei gabinetti molte ore al giorno, da mattina a sera e, essendo al di sotto del livello stradale, non vede mai la luce del giorno. E' un gabinetto esclusivamente maschile, di questo se ne rallegra, essendo timido e riservato proverebbe un serio imbarazzo ad aprire il gabinetto a una signora.
L'ambiente è umido, sempre tiepido a causa di una temperatura che non varia molto da stagione a stagione, il servizio non sempre è perfetto, spesso manca l'acqua, uno dei due lavabi si guasta facilmente e la gente fa la coda per lavarsi le mani, qualcuno impaziente esce senza lavarsi. Questo non gli sembra giusto e spende molto del suo tempo per segnalare a chi di dovere l'inconveniente.
Percepisce uno stipendio, umile come il ruolo che ricopre, ed è molto grato alle persone che dopo aver orinato lasciano una piccola mancia. Per molto tempo ha sofferto l'umiliazione di questa condizione, ma gradatamente ha iniziato a non soffrire, non perché non senta la povertà del suo lavoro, adesso lo sente semplicemente come un lavoro e inizia a provare un po' d'orgoglio. Occupare un posto così infimo nella scala sociale gli concede quella dignità dovuta a chi occupa il punto più basso, e non tutti sono capaci di giungere al punto estremo di qualsiasi cosa. Avverte dei mutamenti nel suo sentire, si accorge che l'uomo che orina, l'uomo che si chiude per necessità corporali più urgenti, è un uomo radicalmente diverso dall'uomo che cammina per strada. E' un uomo che non mente e nell'intimo raccoglimento del gesto egli percepisce una certa religiosità nell'uomo che rimette i suoi peccati corporali, non dissimile dall'uomo che si confessa in un luogo di culto per rimettere i suoi peccati comportamentali.
Il luogo infimo egli ora lo considera al pari di una chiesa e se stesso come officiante.
Il Direttore dei Gabinetti Pubblici. Rewind testo di Zodiac