Caccia alla volpe

scritto da giorgiog1
Scritto Ieri • Pubblicato 11 ore fa • Revisionato 8 ore fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di giorgiog1
Autore del testo giorgiog1

Testo: Caccia alla volpe
di giorgiog1

Anche se la fauna rallenta per l'arrivo della stagione fredda, in questo periodo ci sono ancora diverse specie attive.
Per esempio la volpe che in autunno diventa un ambito trofeo fotografico,  a causa del suo manto che diventa più folto e lucido.
 E poi, i cuccioli nati in primavera, sono ormai cresciuti e, diventati più indipendenti, possono essere tentati di uscire allo scoperto.
Le volpi per lo più sono crepuscolari e notturne, ma nelle aree meno urbanizzate possono farsi vedere anche durante il giorno.
Appaiono come un bel cane dalla grossa e folta coda, molto lunga rispetto al corpo.
Hanno zampe corte, orecchie triangolari e piccole, occhi a mandorla, muso aguzzo, il labbro superiore è bordato di bianco, le orecchie hanno la parte esterna nera.
La volpe non abbaia ma si annuncia con un singolo latrato breve e piuttosto acuto.
Si sposta seguendo percorsi ripetitivi che segna con le feci o con le urine, facendo attenzione si possono trovare su fili di recinzione o sulle macchie, ciuffi del suo pelo rosso.
Ed avvertire un forte odore di mandorle frutto della secrezione delle sue ghiandole anali.
Le sue impronte possono essere scambiate con quelle di un cane, con l'eccezione che le dita anteriori del cane divergono, quelle della volpe
convergono.
Se immaginiamo le tracce della volpe sulla neve osserviamo che cammina mettendo il piede posteriore sull'impronta lasciata dall'anteriore, formando così una serie di orme in fila indiana, se però accelera o corre il discorso cambia, le impronte posteriori poggiano davanti a quelle anteriori.
La volpe - vulpes vulpes - è possibile trovarla un po' dappertutto, dalle zone costiere  fino ai tremila metri, la troviamo sicuramente all'interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso, del Parco  Regionale della Maremma, del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.
Preferisce aree collinari e montane, campagne con boschi, siepi e fossati e ai margini di paesi e città. 
Detto questo, per chi volesse partecipare alla battuta di caccia serale alla volpe si consiglia una macchina fotografica e almeno un teleobiettivo 300 mm.
E' severamente vietato cercare di far foto con il telefonino fosse anche il più sofisticato in commercio, è una questione di stile.
Ricordiamoci che le volpi sono animali selvatici ed è sempre meglio tenersi a debita distanza.
Inoltre la volpe oltreché essere più furba ha olfatto ed udito parecchio più sviluppato del nostro, precauzione necessaria, avvicinarla stando sottovento. Negli uccelli son più sviluppati vista e udito.
Un'apertura ampia, f/2,8 o f/4  ci aiuterà a scattare in condizioni di scarsa illuminazione e a sfocare meglio lo sfondo.
I colori dell'autunno risulteranno perfetti per ottenere immagini appaganti. 
Dimenticavo, l'abbigliamento oltre a idonei scarpocini, prevede un qualcosa di simil-mimetico e ricordarsi sempre di silenziare il telefono.










Caccia alla volpe testo di giorgiog1
21