Albanella pallida

scritto da giorgiog1
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Testo: Albanella pallida
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Circus macrourus, è il suo nome scientifico, appartiene alla famiglia degli Accipitridae, ordine Accipitriformes.
Macrourus deriva dal greco makros, lunga e kirkos coda.
Pallid harrier in inglese, busarde pale in francese, stepphenweihe in tedesco, aguilucho papialbo in spagnolo.
E' un uccello presente in un areale compreso tra l’Europa orientale e l’Asia centrale. 
E' una delle due specie di albanelle slanciate e con le ali appuntite.
Le femmine sono più grandi dei maschi ed il piumaggio degli adulti è diverso dai giovani. 
In passato questo rapace era molto comune nel vecchio continente  ma nel giro di alcuni decenni, il numero di coppie nidificanti ha subito un declino, tanto da raggiungere l’estinzione in gran parte dei paesi.
La popolazione mondiale è stimata oggi in 18.000- 30.000 coppie.
Nel nostro paese l’Albanella pallida è un migratore regolare scarso, più comune e abbondante durante i movimenti pre-riproduttivi.
Il sito dove osservarla con maggiore facilità è lo Stretto di Messina.
Caccia perlustrando lentamente i campi. Localizzata la preda le piomba addosso in picchiata. Preferisce in  modo particolare i pascoli.
Il volo di caccia è quello tipico delle albanelle, di solito più veloce della minore.
Il volo battuto è leggero e vivace con lenti battiti dell'ala "morbida". Volteggia con le ali fortemente a "V" mentre quando scivola la "V" appare appena. 
Si nutre principalmente di piccoli uccelli, ma anche di mammiferi, rettili, a volte insetti e occasionalmente uova d'uccelli.
Il volo di corteggiamento del maschio è caratterizzato da una serie di ondulazioni, a volte include alcuni "giri della morte" e picchiate. 
Specie monogama.
Di solito silenziosa tranne durante la nidificazione che avviene nelle pianure erbose, nelle steppe secche o nelle steppe alberate, spesso in prossimità di piccoli fiumi, di laghi o di zone umide.
L’areale di nidificazione va dall’Ucraina e dalla Russia meridionale fino alle regioni nord-occidentali della Cina e a quelle occidentali della Mongolia.
Colloca il nido sul terreno, esso è una semplice depressione del suolo foderata con filamenti erbosi e foglie.
Depone verso la fine di maggio 3-5 uova bianco-bluastre con macchie e chiazze distintissime rossiccio-pallide o brunogiallastre.
Nel periodo invernale migra verso la penisola indiana e l’Africa, a sud del Sahara e ad est del lago Ciad.
Alcune albanelle, una piccola minoranza, svernano ai margini dell’areale di nidificazione in Turchia, nei Balcani, in Iran e a sud del mar Caspio.
A nord dei loro areali piccole popolazioni si riproducono anche nelle foreste boreali e nella tundra, dove trovano siti adatti all’interno delle radure.
In inverno l'albanella pallida occupa lo stesso genere di habitat, ma si insedia anche in campi coltivati di cereali, nelle zone boschive aperte e sugli altopiani montuosi fino a 2000 metri di quota. Inoltre effettua occasionali visite sia nelle paludi che nelle risaie.
Nel Kazakhstan è stata osservata una stretta dipenza della densità di coppie nidificanti dall'abbondanza di diverse specie di piccoli roditori del genere Microtus e Lagurus.
Nel maschio adulto il capo e le parti inferiori sono grigio perla, dorso e coprirtrici superiori dell'ala grigio chiaro.
Nella femmina adulta il capo marrone ha una piccola area bianca sopra e sotto l'occhio, con una sottile striatura rossiccio marroncina su vertice e sulla nuca. 
Per gli addetti ai lavori, la smarginatura della penultima primaria si trova all'altezza delle punte delle copritrici superiori primarie ; quella dell'abanella minore è più lunga di due cm. rispetto alla punta delle copritrici.
Scriveva nel 1923 Arrigoni Degli Oddi: "Questa Albanella fu rinvenuta ovunque in Italia compreso in Piemonte, in generale è poco abbondante, e trovasi con maggiore frequenza nella Campagna Romana, nelle  provincie meridionali, comprese le Puglie ma specialmente in Calabria, ove sarebbe la  pecie più comune e in Sicilia; venne osservata anche in Sardegna e in Corsica, secondo  il  Vallon  è molto  rara  nel Friuli;  la riterrei sedentaria, però si presenta anche migrante e ne ricevetti  molte  dalla  Calabria  in  aprile  e  maggio." 







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