"Il canto dell' ultimo fiume"

scritto da Tancredi Della Motta
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Autore del testo Tancredi Della Motta

Testo: "Il canto dell' ultimo fiume"
di Tancredi Della Motta

Il mondo tossisce polvere e vetro,

le città brillano come stelle spente,

musei di carne che fingono vita.

Le parole hanno perso le ali,

volano basso, graffiano il fango;

l’amore è un’eco venduto a rate,

la fede, una moneta gettata in un pozzo secco.

Gli alberi piangono resina nera,

le radici cercano Dio nel cemento,

e il cielo, stanco di guardare,

si chiude come un occhio ferito.

Il tempo stanco di contare i giorni,

ha lasciato cadere la sua clessidra 

Ora, alla fine di tutto,

siedo sulla riva del fiume 

dove il tempo si dissolve come neve.

Non parlo, non prego.

Guardo soltanto i cadaveri del mondo

passare, e mi chiedo
se qualcuno,
altrove abbia
 ancora il coraggio 
di piantare un fiore.

"Il canto dell' ultimo fiume" testo di Tancredi Della Motta
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