"La vita va così" è un film ispirato alla vera storia di Ovidio Marras, un pastore sardo che per molti anni ha combattuto contro la costruzione di un mega resort di lusso sulla spiaggia di Tuerredda, nel sud della Sardegna. Il film narra la sua battaglia legale e personale, la sua resistenza contro offerte economiche milionarie, rifiutandosi di vendere la sua proprietà che confinava con una delle più belle spiagge del Sud Sardegna.
Ovidio Marras, scomparso 2 anni fa all'età di 93 anni, si oppose con successo per oltre quindici anni a un progetto edilizio resistendo legalmente col sostegno di associazioni ambientaliste. La sua battaglia legale si concluse nel 2016 con la vittoria definitiva in Cassazione, che ha fermato i lavori e ha ordinato la demolizione delle strutture già edificate.
Da questi fatti il regista ne ha tratto una commedia, dandole un'impronta macchiettistica per accentuare i tratti distintivi dei personaggi e creare un effetto comico in una vicenda che di comico ha ben poco.
Nonostante il lungo periodo in cui la storia si svolge, il film scorre piacevolmente sino alla fine con pochi aspetti sgradevoli causati da stereotipi associati all'identità dei Sardi, pochi in verità, di cui se ne poteva fare a meno. Buone le interpretazioni degli attori, Virginia Raffaele molto credibile nel ruolo di donna sarda, imitando alla perfezione la cadenza dei Sardi che parlano in italiano. Molto apprezzato Aldo Baglio in un ruolo insolito, mentre Abatantuono non è all'altezza del personaggio che interpreta. Splendido il cammeo offerto da Geppi Cucciari. Ma ciò che maggiormente stupisce è l'interpretazione del protagonista, Giuseppe Ignazio Loi, autentico pastore sardo, scovato a caso, per dare vita a Ovidio Marras, Efisio Mulas nel film. Bellissimo il finale allegorico, con tutti i personaggi del film che si muovono in sincrono con la musica di un'armonica a bocca.
La gratificazione maggiore l'ho ricevuta ammirare nel grande schermo i luoghi del cuore abitualmente frequentati, con scene girate a poche decine di metri da casa mia. Conoscevo di persona Ovidio Marras, ho scambiato qualche frase con lui e lo salutavo ogni volta che andavo a fare il bagno a Tuerredda, quando ancora non aveva limitazioni, la cui spiaggia è da annoverare fra le più belle dell'intera Sardegna, la più frequentata della zona, tanto da impedirne l'accesso nei mesi estivi a chi è sprovvisto di prenotazione, che costa 2 euro fino a un massimo di 6 persone per prenotazione. Possono accedervi non più di 1000 persone, 729 in spiaggia libera, 371 negli stabilimenti balneari.
La vita va così testo di Zodiac