Forme

La pioggia amara devastata cade sopra un erba morta arida che ridà vita alla vita stessa

Sorpreso mi disse di quanto una persone vicina alla morte potesse essere felice di uscire dall’inganno di una realtà assolutamente finta

La forma più alta di bugia

I sassi lanciati nel mare per affogare e non ritrovarli più

L’amore che si sgretola come cartapesta è solo la fine di un incubo prematuramente scomparso

E la visione bianca della cara e inutile illusione si fa sempre più strada nei cervelli dei mortali

Avvinghiati alla banalità alla futilità che il mondo odierno li mette davanti

Odierò tutto quello che mi circonda perché non ci trovo uno scopo fluido e amorevole Che in tutto si è perso per sempre

Sono stanca disse

E con una mano bianca e ossuta salutò dall’alto gli accecati

E in un instante si lascio cadere dal tetto del palazzetto rosso

Sono stanca disse

E in un instate prese le pillole con della vodka e si lascio morire nel sonno profondo

Abbattere lo stato superficiale con Martelli  di una storia ormai corrotta dalla finzione e dall’egoismo straziante

Ne ho viste troppe disse la vecchia signora vestita in un abito di fiori

Ne ho viste troppe lo disse sui binari del treno

E quando ormai il passare del tempo diventa un annerire di inchiostro

Il masso legato alle caviglia ti tira giù nel profondo mare della vergogna

Mi ci sono annegata per 100 volte prima di capire nella mia redenzione

Troppo tardi mi sono corrotta anche io

Come il coltello affilato che mi punta la pancia

Aspettando di bucarla

Lo specchio nella mia mente si è rotto e io non posso più tornare nello specchio

E con le storie degli altri io ci muoio

Come i fili di ferro arrugginiti che mi si stringono al collo

E La pioggia amara e devastata torna a bagnare l’erba arida di un altro campo