Contenuti per adulti
		  	Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli. 
		  	Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
		  
Il Pesciolino e la Perla (Età consigliata 6–10 anni)
C’era una volta, nel mare profondo, un piccolo pesciolino d’argento che nuotava tra i coralli colorati come fiori del mare.
Ogni giorno la sua mamma gli insegnava a seguire il ritmo delle onde, a danzare con i riflessi del sole e, a non temere la corrente, perché — diceva:
— “chi ama il mare, non si perde mai davvero".
Un mattino però, la mamma non tornò più.
Il pesciolino la cercò dappertutto: tra le conchiglie, nelle grotte, persino tra i raggi di luce che filtravano dall’alto.
Ma il mare quel giorno sembrava troppo grande e il silenzio pesava come una pietra sul suo piccolo cuore.
Triste e sconsolato cominciò a raccontare a tutti i pesci del mare quanto fosse buona e bella la sua mamma.
Ne parlava ai cavallucci, alle stelle marine, ai polipi, perfino ai granchi e alle meduse trasparenti.
Ma col passare dei giorni, molti si stancarono di ascoltare, e qualcuno con tenerezza gli disse:
— Piccolo mio, non continuare a parlare del passato… nuota avanti!
Il pesciolino si rifugiò allora in una grande conchiglia.
Lì, nel silenzio, pianse, pianse tanto… e da una delle sue lacrime nacque una piccola perla, chiara come il mattino.
La perla brillava di una luce celeste, calda come un abbraccio.
Passò di lì una vecchia tartaruga di mare, saggia e lenta, che vide il bagliore nella conchiglia.
— Non essere triste, mio piccolo pesciolino, disse dolcemente. 
— Quella perla non è una lacrima qualunque: è il ricordo dell’amore di tua madre, non serve raccontarlo ai quattro venti, la luce del vero amore brilla anche nel silenzio, custodiscila vicino al cuore e vedrai, sentirai, lei sarà sempre con te.
Da quel giorno, il pesciolino non smise di pensare alla sua mamma, ma imparò a farlo ascoltando lo scroscio delle sue onde.
Quando il suo orizzonte diventava scuro e il vento agitava il mare, lui stringeva la perla contro il petto… e un chiaro riflesso lo guidava tra le correnti, come un faro gentile, ricordandogli che l’amore vero non muore mai, vive nel silenzio del cuore.
Stefania Giudice 
10 ottobre 2025