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La fanfaluca è la cenere che si leva in aria da cose che bruciano e per fanfaluca si intende, quindi, cosa da nulla, sciocchezza, bagattella, futilità, chiacchiera senza fondamento, ciancia, frottola.
Ma se ci mettete davanti l'aggettivo “sesquipedale” ecco che il termine “fanfaluca” dal significato leggero e anche simpatico, ne acquista un altro. Le fanfaluche non saranno più briciole di fuoco e cenere che salgono dolcissime e leggere verso il cielo, ma espressioni di lunghi e ampollosi discorsi infarciti di grossolani e madornali errori sesquipedali e il tutto diventa come un solecismo che non si può non notare. Il concetto “errore sesquipedale” è un'espressione che mira a rappresentare un giudizio dispregiativo su un'azione che si ritiene sbagliata. Indica quindi qualcosa di estremamente errato. Questo è quanto ho visto da poco.
Quindi, giusto per precisare, ci tengo a dire che io del MIO profumo preferito parlo come e quando mi pare. Ogni tanto lo nebulizzo nell'aria perché come ho già detto era il profumo di mia madre e mi piace sentirlo e pensare a lei. Lo inserisco nei miei mini raccontini a seconda del mio umore e delle cose di cui scrivo. Se qualcuno pensa male, peggio per lei. Il mio tempo e le mie emozioni valgono molto, per me, e non le spreco in scaramucce stupide con personaggi fanfalucosi (in questo caso “fanfalucoso” ha il senso di “cosa da nulla”). Ho cose più importanti da fare.
Ma tornando all'espressione “sesquipedale fanfaluca”, sappiate che era un'espressione solita del prof. Pico De Paperis di disneyana memoria, personaggio che adoravo perché somigliava a mio nonno, colto ma svagato come pochi. Divagando un poco, devo dirvi che io uso le parolacce con molto gusto, ma cerco sempre di non esagerare e quando voglio dire a qualcuno che ha detto un sacco di stronzate e il contorno non mi consente di essere così chiara e diretta, dico che ha detto un sacco di sesquipedali fanfaluche. Faccio la figura della colta e mi riservo la parolina forte per altre occasioni, come in questo caso.
La pausa è finita, torno al mio lavoro, quello serio, quello che mi obbliga a occuparmi di chi ha bisogno di me.
Il break delle stronzate aspetterà il prossimo turno.
p.s. - p., ma sei serio?