invito a cena nella ciotola del cane

scritto da uaiT
Scritto Un anno fa • Pubblicato Un anno fa • Revisionato 8 mesi fa
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Testo: invito a cena nella ciotola del cane
di uaiT

sei stato araldo di un mondo sommerso
non vorrei altro di te
ma ancora vedere atlantide forse sí.

che sembra ricca la devozione che soggiace
non solo le schiave ai propri dominatori
ma tutti quanti uniti al grande regolamento
che come una religione e' fatto di rituali, attese, e tutti vi si piegano.

che come una preghiera ti pone di fronte a te stesso
o di fronte a uno specchio capovolto
e chi domina subisce e chi subisce comanda il dolore
o la paura del sè profondo,
della propria ombra, della propria luce.

non conosco altri accessi tramite il mare
ma sto scoprendo imbarcazioni, porti e naviganti
a condividere questa supplica
di essere spogliata di me stessa
libera di essere prigioniera. 

non so ancora se il mondo sopra la terra
può reggere la vista dell'abisso
e poi tornare
a sé stesso
ma credo di essere un'avventuriera
che ancora ha fame di mondo da mangiare. 

tutto ciò che riguarda i limiti da cercare
riguarda me,
che so di non averne ancora incontrati davvero
che pure ho accettato il recinto
per delineare il mio dominio
e creare una terra di pace al sicuro.

il padrone ha le chiavi
nella tasca del suo cappotto
e guardo la sua schiena allontanarsi
quando fa ritorno a casa, che non e' la mia casa.

ma ancora ospite vorrei tornare in visita
alla vecchia dimora di monsieur potier
soltanto a spolverare i ricordi
e fotografare materiale
da elaborare in camera oscura
per anni e anni e anni.

come è già accaduto una volta
tanto tempo fa
e ho scoperto d'essere nata
per tastare i limiti e sorridere di me
in ginocchio
ai piedi del padrone.

invito a cena nella ciotola del cane testo di uaiT
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