Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Non sono il vento che sussurra tra gli alberi,
né il cielo che s’infrange contro la roccia,
non sono la mano che afferra la verità
dentro la polvere di un tempo che scivola via.
Scavo nel profondo, senza paura,
dove l’oscurità non è più un’ombra,
ma una terra che genera visioni,
un abisso dove l’anima si rivela.
Non cerco certezze in ciò che non esiste,
né giustificazioni per le ferite,
perché la bellezza non nasce dalla perfezione,
ma dal frammento che parla da sé,
dalla frattura che apre mondi.
Gli occhi non vedono, ma toccano,
l’anima non ascolta, ma grida silenzi,
in un gioco di specchi che non riflettono,
ma rifrangono la realtà in mille immagini.
Non sono l’eco di un’altra voce,
ma il suono di ciò che non ha mai avuto nome,
un respiro che si fa carne e polvere,
un battito che non chiede permesso,
che risuona tra gli spazi vuoti.
Cerco di sfiorare l’infinito,
non per possederlo, ma per perdermi,
nella sua immensità che abbraccia il non detto,
che accoglie senza giudizio,
che non chiede salvezza.
E non trovo confini,
solo orizzonti che si dissolvono,
come il mare che inghiotte ogni forma
e restituisce solo l’eco del nostro passaggio.