Via Grosseto

Vivo a Villapizzione, in Via Grosseto 4. Mi suona bene “Grosseto”, nel dirlo trovo una piacevole armonia. E’ un palazzo magico, c’é una vetrata colorata che sovrasta il portone e ,quando il sole riflette su di essa, l’ingresso del palazzo é patinato da una luce calda e al contempo cupa. É come la navata di una chiesa illuminata dai raggi del sole che penetrano nel rosone, rende tutto un po’ incantato, un po’ solenne. L’interno del palazzo é sempre pulito, c’é un buon odore di pavimento appena lavato a tutte le ore del giorno e le scale sembrano sempre lucidate, così che ogni volta che ci metto piede penso che non sarebbe tanto difficile scivolare. Ma il pezzo forte, la vera chicca, é l’ascensore che, se fosse una persona, sarebbe una pimpante signora di settant’anni con lo smalto rosso fuoco e la piega sempre fatta. Il nostro ascensore é ruggente infatti, con un tappetino morbido a righe e le pareti di colore rosso acceso e laccato, la luce é un po’ soffusa ed é difficile definire se sia più simile alla sala di una discoteca o di una seduta di cromoterapia. Il piano terra è un'ottica, che affaccia sulla piazza innanzi al nostro palazzo. Piazza Castelli é molto rotonda, rende bene il significato di circolarità perché sembra avvolta in modo concentrico dai binari del tram. É il capolinea, cosicché il tram compie un giro completo sulla piazza per poi imboccare nuovamente la via dalla quale é arrivato e dirigersi verso il centro. Dalla finestra del nostro appartamento, aperta su Piazza Castelli, é possibile vedere se il tram é arrivato e scapicollarsi giù per prenderlo al volo. A mia madre piace molto questa cosa del tram, é stata lei a dire “Non trovate bello il diciannove? Con le luci calde e le porte aperte, sembra che ti aspetti lì, pronto a portarti da qualche parte” ed in effetti é così.