La nascita di una poetessa ( ...e che poetessa) 

scritto da Miu
Scritto 4 mesi fa • Pubblicato 4 mesi fa • Revisionato 4 mesi fa
0 0 0

Autore del testo

Immagine di Miu
Autore del testo Miu
Immagine di Miu
Un racconto ironico e delicato sulla nascita di una poetessa contemporanea. Tra solitudini, versi riciclati e badge digitali, Sabrina diventa Neve: fragile, poetica, online. Una riflessione affettuosa sull’identità e il bisogno di esistere scrivendo.
- Nota dell'autore Miu

Testo: La nascita di una poetessa ( ...e che poetessa) 
di Miu

Sabrina lavorava in un negozio di detersivi o come parrucchiera, a seconda dei contratti proposti dal Centro per l’Impiego. 
Viveva da sola in un bilocale con tende lilla e una moka da due tazze. 
Non usciva molto. Diceva che la solitudine era uno “stato creativo”. 
Aveva avuto un compagno, una volta. 
Non cattivo. Solo silenzioso. 
Se n’era andato dicendo: “Non capisco se sei piu triste o poetica.” 
Sabrina non l’aveva più sentito. 
Ma la sua tazza con su scritto "sei il mio coccolone" era ancora lì. 
Di sera scriveva su un quaderno a spirale. 
Parole vaghe. Lacrime metaforiche. 
Una volta scrisse:

Piove solo dentro 
quando apro il cuore
senza ombrello.

Un giorno, digitò su Google: “come farsi pubblicare gratis sopratutto se sei un genio” 
Scoprì VersiLiberi.com. 
Lo slogan diceva: "Ogni emozione merita un verso. Anche il tuo." 
Cliccò su "registrati". 
Provò con l'alias @SilenziodiSabrina. 
Poi cancellò. 
Guardò fuori dalla finestra. Stava piovendo. Le venne in mente: Neve. Bianca, fragile, poetica. 
Scelse SilenziodiNeve. 
Da quel momento Sabrina esisteva solo sul contratto delle bollette.
Tutto il resto era SilenziodiNeve. 
Pubblicò subito tre poesie: 
-Piango in una nuvola 
-Vetri rotti nel cuore 
-Ali di vento nella notte 
Nel giro di un’ora ricevette il primo commento: “Emozioni fortissime. Ti seguo.” 
Tremò di piacere.
In una settimana caricò ventisette poesie. 
Tutte diverse, ma profondamente uguali.
Usava sempre le stesse parole: silenzio, vento, anima, lacrima, e alle volte vetro, al bisogno
Solo l’ordine cambiava. 
Fu premiata con il badge Creativa Instancabile. 
Postò lo screenshot su Facebook con la didascalia: "Quando la poesia ti riconosce e ti premia??" 
Poi arrivò la notifica che cambiò tutto: "Il tuo stile è stato notato! Partecipa al Premio Internazionale Emozioni di Luce nella Memoria Poetica dei Cuori in Fiore!" 
Pagò la quota con carta prepagata. 
Invio ufficiale: una poesia scritta di getto. 
La poesia inviata al concorso recitava: 

Quando il vento 
mi ha ascoltata 
ho smesso di gridare 
ai muri.
Ora bisbiglio alle foglie e 
mi rispondono 
senza giudizio.
E l'amore.

Tre settimane dopo, ricevette un’email. 
Menzione d’Onore per Intensità Emotiva.
Allegato: attestato in PDF, con sfondo rosa confetto, font calligrafico, e il suo nome scritto enorme: SilenziodiNeve.
Pianse. Di gioia. 
O almeno, così scrisse nella sua poesia successiva: Piango per un’onorificenza che non ho mai toccato ma che sento dentro.
Da lì, era ufficiale. 
SilenziodiNeve ora era obiettivamente una poetessa!
Una vera poetessa con la P maiuscola 
E da quel giorno scrive. Scrive sempre. Scrive tutto. 
Le parole sono ventose, le emozioni liquide, le metafore riciclate ma rinate. 
Ogni verso è un’eco. 
Ogni commento è conferma. 
Ogni “bellissima” è verità poetica in formato emoji. 
Non importa se le immagini si ripetono. Lei esplora i cerchi interiori che si somigliano. 
Non legge altri poeti. Perché se li leggesse… potrebbe scoprire che qualcuno ha già detto tutto questo. Con meno vento. E più sostanza.
Così continua. 
Poetessa. Con la P. Maiuscola. 
Anche se usa minuscole ovunque per sembrare più fragile.

La nascita di una poetessa ( ...e che poetessa)  testo di Miu
14