Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Nell’acquietato bosco ombroso
Passa un gran chiasso di colori:
Mille luci, e poi mille ardori,
Il verde accendon di curioso.
Il lumino, or rosso o azzurrino,
E col falò poco distante,
Lo stupor chiama d’ogni astante,
Del faggio, d’abete e del pino.
C’è poi chi scrive sulla carta
Ben protetto dal buio attorno,
Chi per lo stesso un braccio intorno
Pone all’amata e parte in quarta;
Chi unisce a quei color sospiri,
Dolci lacrime o pianti amari,
Chi muto dona i suoi breviari,
Chi’l licor cerca che l’ispiri.
Un biglietto vedo infiammato
Svanir disperso nella brezza:
Forse un ricordo, una carezza,
Qualche rimpianto inconfessato.
Mentre langue il fuoco e s’estingue,
Chiaman i bimbi papà e mamma;
E i miei pensier, come orifiamma,
Misti stan all’ardenti lingue:
Per un solo breve momento
Non odo il mondo e il suo vociare,
Un solo istante va a placare
Ogn’affanno, cura e tormento.