Non c'è

la stanchezza che provavo dava voce a queste parole che mute fluttuavano nei pensieri  di un uomo gettato come spazzatura in terra coperto da un blocco di vento che lo inchiodava al suolo rannicchiato di lato con le gambe piegate tremava di fronte al mondo che ancora dormiva era solo in una città avvolta nel sonno collettivo di fronte a lui finestre chiuse in quei piccoli momenti in cui calava il vento osservava le case che lo circondavano non pensava niente era piu che altro un istinto involontario  che lo spingeva a guardare come un assetato in mezzo al deserto che osserva una fontanella velenosa , le macchine scorrevano e spingevano il vento gelido ai piedi del moribondo che abbracciava il freddo regalatogli era pur sempre qualcosa che lo teneva in contatto con la società pensava nel menefreghismo di un mondo abituato alle disparità sociali che freddo passava di fronte al bisogno di aiuto di quest' uomo che con un caldo abbraccio accoglieva le angherie di un mondo ingiusto.stava morendo.