Riflessione

scritto da Mary Read
Scritto Ieri • Pubblicato 22 ore fa • Revisionato 22 ore fa
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Autore del testo Mary Read

Testo: Riflessione
di Mary Read



Esiste una terra, in fondo alle altre terre, raggiungerla a volte non basta una vita.
È fatta di forze misteriose, d'istinto, di contatto, di attrazione, di pulsioni, seduzioni, trasparenze e potenze carnali, follie metafisiche che la rendono invisibile, si mescolano a sangue, uno schiocco, a un lampo, una particella biologica, capace di generare vita. 
Quella terra, c'è chi la chiama Donna. 
C'è un istmo che collega quella terra a un'altra terra, che appare e scompare, non tutti la vedono, non è visibile e non basta una vita a raggiungerla, è una terra di confine, di combattimenti estenuanti, di terribili scontri, di violenza e sofferenza. 
Quella terra,  c'é chi la chiama Amore. 
Raggiungere queste terre potrebbe essere lo scopo di un qualsiasi o forse di tutti i navigatori di questo strano, incoerente e inconsapevole mondo. 
Il viaggio potrebbe essere lungo e complesso, toccarle potrebbe essere un'esperienza sconvolgente e scriverne è un atto che implica una delicata e attenta riflessione. Ci sono stati poeti che hanno perso il lume della ragione, inseguendole.
Queste terre hanno un potere, come dicevo, appaiono e scompaiono, e, di nuovo, a volte, bisogna andarci cauti con le parole.
Se scompaiono, potrebbero non apparire più. 

Dal diario di bordo di Mary Read
Verso la baia di Yokohama, addì, 10 Settembre 2025



Riflessione testo di Mary Read
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