Non so scrivere di te

Non so scrivere di te...
sentivo d’essere
una persona migliore
quando c’eri tu a respirare,
l’aria sfiora le mie spalle
che scrollano pensieri,
che si chiudono incredule
e provano a ruotare indietro
senza saper riavvolgere il nastro
o mitigare questo dolore ;
avevo promesso
che sarei stata guerriera,
che sarei stata all’altezza,
ma che sono oggi che ti penso?
Un gomitolo di tristezza e nostalgia,
fili annodati della doccia e del telefono
che deformati non ritroveranno più
il fuso dritto che li animava vergini.
Sentivo d’essere più forte
quando eri con me,
la tua dolcezza disinnescava,
il tuo sonno pacificava,
il tuo coraggio vestiva,
ai primi freddi eri foglia
e poi muschio l’inverno,
tu che sapevi bene quant’è fragile
la pietra di cui è fatta questa roccia.
Ti ho deluso forse
oggi che piango
e non so smettere di farlo da sola
e non so neanche scrivere di te
che non so lasciar andare
per colpa d’egoismo mortale,
te che non so dimenticare
almeno un po'.
Guardo convinta il muro ingiallito
come fossimo al cinema all’aperto
ad aspettare la proiezione d’essai,
allargo le braccia a palmi in su
e chiudo gli occhi con fiducia
sperando di toccare ancora
parti vive di carne tua,
ti rivedrò
e sarai pioggia dorata
su questo tempo che cova incertezza,
che pesa sul mio collo
e mi illude che non esisti più,
che non so scrivere di te,
che non ti so più amare,
sfuggi tra le dita della memoria
come la poesia più bella che t’avrei dedicato,
quella che illumina per un attimo,
ma è già persa quello dopo.