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La bestia di Montefiore
Questa sera con la luna piena e meglio non disobbedire alle campane. Chiudi le serrande, spegni i caminetti, dopo vai a letto ma tieni gli occhi aperti. Perchè c’è una bestia nel bosco di Montefiore, l’hanno vista più volte correre feroce, tra gli alberi, sotto la luna piena.
Il villaggio credeva alla leggenda del lupo mannaro, gli avvistamenti nel bosco confermavano la teoria, e le carcasse di grossi animali rinvenute tra gli alberi fomentavano la paura. Si erano appena spostati tre nuovi branchi di lupi nella zona di Montefiore quell’anno.
Corri veloce, corre più forte che puoi, corri sotto il bacio della luna. Giovane bello, che delle storie paura non ha e che per amore morirà. Nel mentre al villaggio arriva un cacciatore, arriva con pallottole d’argento pagate dalla gente. Metà denaro adesso metà a conclusione.
Marco aveva diciassette anni quando cominciò a frequentare Margherita. Sfruttava le notti di luna piena per paura del buio del bosco, per arrivare di nascosto, al retro della casa di Margherita, dove c’era un vecchio granaio. Passavano insieme qualche ora li, e poi, Marco, sempre sotto la luna, tornava indietro.
La bestia nel bosco ha due gambe e due braccia, testa di lupo, e denti da caccia. Il cacciatore lo aspetta proprio sotto la luna vuole solo la testa e avrà la fortuna. Le ombre muovono le fronde e compare la bestia proprio alle spalle del nostro cacciatore. Lui si volta veloce e bum bum bum bum
La tragedia era inevitabile, il cacciatore, un certo Bruni di un paese li accanto era il miglior tiratore della zona. Venne pagato dal villaggio sotto consiglio del padre di Margherita. Il cacciatore confessò di aver sparato ad istinto siccome il ragazzo comparve improvvisamente alle sue spalle.