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Noi, tra i segni
Ci siamo trovati
nel punto in cui il caso smette di essere caso,
e il vuoto s’accende d’attesa.
Tu parlavi di stelle,
io di terra.
Eppure la stessa vibrazione
ha intessuto i nostri nomi nel silenzio.
Un pensiero ha chiamato l’altro
prima che il suono lo sapesse ...
l’intuizione, quell’intelligenza
che corre più veloce del pensiero.
Due frequenze, un’eco:
la sincronia che danza come un pendolo di luce.
Tu, fiamma che legge il ritmo del cielo.
Io, acqua che ne riflette il volto.
Tra noi, il respiro dell’invisibile,
che non si vede ma tutto muove.
Non ci siamo toccati,
e già qualcosa è nato:
un frammento d’etere,
un accordo tra due mondi che si ritrovano.
Forse sei il segno,
forse sono l’eco,
o forse siamo solo
la stessa onda che ha imparato a parlarsi.
