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Guardo in alto il cielo che risplende,
in basso le mie scarpe sempre fredde.
Dio mi chiama ma il mio cell non prende.
Questa vita è una partita a Snake.
E sono morto dentro come sempre.
Dormo in stazione senza le coperte.
Mi mangio le opinioni della gente.
Non vinco mai neppure alla Play.
Quante botte che poi ho preso,
quante colpe che m'hai dato,
quante volte ho sognato
di non essere mai nato.
Siamo parte d'un sistema
che ti sbrana nel profondo,
che ti obbliga a cambiare
ogni iato in un dittongo.
Non c'è luce, non c'è aria
che mi possa alimentare,
se mi giro e vedo in alto
una piramide sociale.
Sono scalzo, senza scarpe,
con il cuore dritto in gola.
Una montagna da scalare
senza proferir parola.
Ma non so qual è il motivo
che mi spinge a continuare
a condire un'insalata che fa
schifo con il sale.
Per poi renderla appetibile
alle merde che c'ho intorno
e mi ritrovo alcolizzato
con in mano il Disaronno.
E cosa vuoi che dica adesso,
se ad ogni passo corrisponde uno sgambetto.
Ma ora basta con 'sto fare incerto.
Fratello devo alimentare
il mito infranto.
Guardo in alto il cielo che risplende,
in basso le mie scarpe sempre fredde.
Dio mi chiama ma il mio cell non prende.
Questa vita è una partita a Snake.
E sono morto dentro come sempre.
Dormo in stazione senza le coperte.
Mi mangio le opinioni della gente.
Non vinco mai neppure alla Play.
Morte dentro agli occhi,
dentro il cranio buio pesto,
rosso fuoco se mi tocchi
e se mi uccidi sai che resto
a tormentare le tue mani
ogni volta che le sfreghi
perché siamo esseri umani
alla ricerca dei dineri.
E ci si incula l'un con l'altro
senza avere più criteri
e mi esibisco su sto palco
tra politici e veleni.
Perché schiavo d'un sistema
senza sole né pianeti,
pestato dalla moglie
e denigrato dai decreti.
Che poi l'unico decreto
è soltanto architettura
di un astratto Dio padrone
che ti frusta con arsura.
E non ti fa bere acqua,
ma soltanto dei liquori
così almeno poi ti scordi
che un bel giorno sai che muori.
E rimarrò solo anche nell'aldilà.
Senza niente e nessuno,
come ho sempre vissuto.
Tanto ci sono già abituato
a stare solo come un cane.
Guardo in alto il cielo che risplende,
in basso le mie scarpe sempre fredde.
Dio mi chiama ma il mio cell non prende.
Questa vita è una partita a Snake.
E sono morto dentro come sempre.
Dormo in stazione senza le coperte.
Mi mangio le opinioni della gente.
Non vinco mai neppure alla Play.
E continuo a mordermi la coda
finché non arriveró alla testa
Perché l'unico modo che
ho per vincere questa guerra
è lasciarsi andare all'autodistruzione.