Contenuti per adulti
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LA GENTE ODIA, DILLO!
LA GENTE ODIA, DILLO!
Le code dove l'unico sportello aperto è quello "chiuso per pausa".
Il traffico quando sei in ritardo e tutti guidano come fossero in gita.
LA GENTE ODIA, DILLO!
I vicini che trapanano la domenica mattina.
La suoneria del telefono altrui, a volume massimo, in treno.
LA GENTE ODIA, DILLO!
I moscerini della frutta che danzano sul tuo vino.
Chi ti spiega cosa devi fare mentre tu lo stai già facendo.
LA GENTE ODIA, DILLO!
La carta igienica finita. Chi l'ha usata per ultimo? PARLA.
Il water con la tavoletta alzata. È la giungla?
Le briciole nel burro, un crimine contro l'umanità.
Chi usa il coltello seghettato per tagliare il pane fresco.
LA GENTE ODIA, DILLO!
Il collega che fa "Uff" ogni cinque minuti.
Quello che racconta cosa ha mangiato a pranzo, con dettagli.
Le riunioni che sarebbero bastate in un'email.
LA GENTE ODIA, DILLO!
I gruppi WhatsApp con 200 messaggi di "Buongiorno".
Le persone che dicono "non ho tempo" e poi postano 30 storie al giorno.
LA GENTE ODIA, DILLO!
Il sudore altrui sui sedili della metro in estate.
Quando il taglia-carta perde il filo e strappa tutto.
Le cuffie che si aggrovigliano da sole nella tasca.
I calzini che spariscono nella lavatrice, divorati dal buco nero dell'oblò.
LA GENTE ODIA, DILLO!
"Il video si caricherà tra un attimo"... e l'attimo è un'era glaciale.
Chi al bancone del bar non sa cosa ordinare, finché non è il suo turno.
I pali in mezzo al marciapiede, nemici dei passeggini e dei carrelli.
LA GENTE ODIA, DILLO!
Chi scrive "Ciao, posso chiederti una cosa?" e poi scompare.
Le pubblicità che non si possono saltare.
L'ultimo yogurt mangiato da qualcun altro.
La password che scade ogni 30 giorni.
LA GENTE ODIA, DILLO!
I capelli nel lavandino che non sono i tuoi.
Le notifiche a notte fonda. "Visto." Punto.
I suoni che fanno i denti sulla forchetta.
La sensazione del cotone bagnato. ARRGH!
LA GENTE ODIA, DILLO!
Le bollette che arrivano sempre insieme.
Il wi-fi che cade quando stai per inviare.
Le code alla cassa: quella accanto va sempre più veloce.
L'ascensore che si chiama e poi parte vuoto.
Le istruzioni di montaggio Ikea che sembrano scritte in antico sumero.
La cerniera della giacca che si incastra nel tessuto.
Le gocce di pioggia che ti colpiscono proprio sul collo.
Chi parla al cinema.
Chi non saluta quando entra nell'ascensore.
Il doppio sms: "Tutto ok?" seguito da "???".
LA GENTE ODIA!
E tu lo sai.
E io lo so.
E fingiamo di no, ma...
DILLO!