La fumeria d'oppio

Dietro casa del cinese
al lato oscuro della via
quasi al centro del paese
troverai una “fumeria”

lì ci sta quel tale affranto
sempre chino su una pipa
alza gli occhi solo al pianto
nel ricordo di una tipa

non lo sa se è mai esistita
o se è solo un sogno vano
come il resto della vita
che è svanita piano piano

Brancolando tra gli spettri
dei ricordi andati a male
cerca ombre dentro ai vetri
ricrea il fasto delle sale

dove un tempo era famoso
per le sue frasi di seta
per l'incanto misterioso
che trasmette ogni poeta

e li risente sulla pelle
quei sorrisi affascinati
e il profumo delle belle
dagli sguardi innamorati

mentre come nel passato
si alza e inizia a recitare
certo è un po' un peccato
non ci sia chi sa ascoltare

Solo gente che protesta
anche se è la stessa cosa
perchè dentro la sua testa
sente solo la sua sposa

che lo invita a proseguire
nel migliore dei poemi
scritto li, nell'imbrunire
rime argute e versi estremi

Il cinese che ha compreso
passa e porge un altra dose
lui gli fa lo sguardo offeso
e torna mesto alle noiose

gesta uguali di ogni giorno
da quel di che l'ha perduta
“Fosti mia senza ritorno
Fantasia che ora sei muta”