Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Le mani si sfiorano,
non per pregare
ma per tenere a bada
un pugno.
Occhi socchiusi,
come fessure da cui filtra
la stanchezza
di mille cortine di fumo.
Namasté, dicono,
e il silenzio applaude,
nascosto dietro
un sorriso impiegatizio.
Nel saluto,
il dio che è in me
dorme ubriaco,
e quello in te sbadiglia,
disinteressato.
Due statue
si piegano a vicenda,
inchinano il vuoto,
mormorano mantra
con l’anima
scollegata dal modem.
Ti vedo,
ma vorrei non averti mai incontrato.
Ti onoro,
con la compostezza
di chi ha appena
coperto d’oro una bugia.
Il tappetino è steso,
ma nessuno siede.
Il fiore di loto è di plastica
e galleggia in un acquario spento.
Così ci diciamo
quel che non possiamo gridare,
con l’eleganza di una pantomima,
tra falsi profeti
e veri impiegati dell’universo.
Namasté,
una coltellata nel linguaggio
con il filo rivolto verso l’interno.