Caro figlio lontano

scritto da Rimedio
Scritto 3 anni fa • Pubblicato 3 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Con le parole di un italiano dialettizzato della bassa bolognese... di qualche tempo fa
- Nota dell'autore Rimedio

Testo: Caro figlio lontano
di Rimedio

Caro figlio lontano, ti mando una camicia nuova fatta con tre camicie vecchie di tuo padre. Per Natale, ti manderò due maglie da sotto e due mutandoni dello zio Gigi, da quando ha sposato la Rosina dice che non vanno più bene, chissà cosa si crede!

Da un lenzuolo di canapa frusto solo alla testa e ai piedi ho tenuto il d'attorno, è ancora buono per le traverse e per i burazzi medi e piccoli, te ne do anche di questi.

Ho disfatto lo sciallino della nonna e ti sto facendo dei calzettoni, a lei non serve più, è morta prima della vendemmia.
Caro figlio lontano, ho ricevuto la tua lettera e la saponetta profumata, che differenza col sapone fatto in casa che sa di rancido, sabato ho fatto il bagno intero e sapevo di torta alla vaniglia.

Ho fatto i sughi col mosto di uva bianca e di uva nera, sono venuti tenerini come piacciono a te.

Speriamo ti lascino venire a casa, sarebbe meglio e d'aiuto quando c'è d'ammazzare il maiale. Adesso ti saluto, vado a dar da mangiare alle galline e dopo a mungere… la Schiccia ha partorito due bei vitellini, li abbiamo chiamati Ettore e Nereo. Anche il babbo ti saluta, adesso è il momento d'arare e seminare e fare la legna e i bachetti. Ti saluta anche il nonno, s'ingegna sempre nell'orto, ma con tutto quel trinciato che fuma ha una più brutta tossina secca!

Stai attento a tutto!

La tua mamma.

Caro figlio lontano testo di Rimedio
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