quella notte al molo

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questo testo è stato scritto anni fa, mentre stavo combattendo la mia battaglia contro gli attacchi di panico.
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Testo: quella notte al molo
di Vale11

Poi all’improvviso succede.

Succede che trovi due occhi in mezzo alla folla che ti guardano in modo diverso;

succede che l’universo decide di farti un regalo prezioso;

succede che a volte una parola, una carezza, un abbraccio tornano a farti battere il cuore;

succede che ti ritrovi nel cuor della notte a pensare ad una persona e 

hai solo voglia di vederla, sentirla, toccarla.

Succede che 

torni a respirare.

Ma spesso talvolta accade che quando capisci che ti stai innamorando di

nuovo, la vita torna improvvisamente a fare più paura.

Una sera durante un nostro incontro ho avuto un attacco di panico tremendo in riva ad un molo, a circa 10 km da dove avevamo lasciato la macchina, di notte, in mezzo al nulla.

Solo io, lui, le stelle e l’acqua.

Rimasi completamente paralizzata con la torcia del telefono accesa e fissa

sulla passerella,

Fissa, immobile con i battiti accelerati, una morsa allo stomaco e le gambe tremanti.

Continuai a ripetermi:’’ non fare la pazza, stai tranquilla altrimenti cosa penserà di te?’’

Ma il respiro si fece sempre piu corto e la testa cominciava a girare sempre piu forte che decisi di tornare verso la riva, tremando, mentre lui non capiva che stava succedendo.

Come mi avrebbe vista se gli avessi detto la verità? Avrebbe voluto ancora

stare con me?

Lui non capii. Io finsi che andava tutto bene, che ero stanca e avevo voglia di tornare a casa a riposarmi.

Me ne andai come una vigliacca, inerme di affrontare il molo, la paura.

Paura di rimanere li, di essere lontana da un posto sicuro, 

paura della paura stessa.

Stanca, confusa, con pensieri incresciosi ed esagerati diedi uno sguardo

alla luna e provai a calmarmi.

Lui mi strinse forte la mano.

L’ansia mi aveva dato tregua e le gambe non tremavano più.

Non versai neppure una lacrima ma mi allagai dentro pensando che avrei voluto dannatamente godermi il momento, le stelle, i suoi baci, le sue guance, il suo sorriso.

Quella notte confesso che odiai la mia ansia, non le rivolsi nemmeno la

parola.

Avrei voluto gridare, urlare che ero stanca di vivere cosi

che volevo anche io sentirmi spensierata,

leggera,

libera,

normale.

quella notte al molo testo di Vale11
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