Tempo di primavera

scritto da Paulus
Scritto 8 giorni fa • Pubblicato 8 giorni fa • Revisionato 8 giorni fa
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Autore del testo Paulus

Testo: Tempo di primavera
di Paulus

Adolescente seduto sui pioli di legno che accompagnano alla stanza dimessa il cassettone è rivestito di trine e merletti, la classe di donne d'altri tempi che abbelliscono con misurata semplicità, il letto non ancora rifatto, un quadro demode alla parete stonacata un paio di cuscini sgualciti la passatoia di cui non si conosce ormai la tessitura sfilacciata logora come un cencio, l'andito angusto che corre parallelo alla camera e dà sul ballatoio. A pianoterra la cucina un tavolo per quattro sedie a ridosso della parete il lavello di graniglia che la nonna deterge con lena senza essere mai lindo. Il pavimento alla veneziana non ha pretese: le mattonelle non sono perfettamente livellate, il colore è smunto con chiazze nerastre sui bordi, dove le pianelle disegnano fughe irregolari. Si apre un adito che immette in una strettoia, la dispensa dove la fragranza dei viveri ristagna, e stimola il mio sempre inesausto appetito: tre mensole di betulla, fissate alla parete con sgraziata maestria, vi maturano le caciotte le mele altrimenti asprigne le pere dalla buccia corrugata (tastandole ti corre un brivido che solletica anche la muscolatura della spalla), pendono i salumi, già stagionati, da rampini cementati sul soffitto; per un refolo oscillano come i giustiziati che inscenano una danza macabra. La nonna minuta la cui gracilità maschera la sua complessione pigmea è sempre indaffarata anche quando tira il fiato sta all'erta: che qualcosa non sia fuori posto, è la mania compulsiva. Il cottage ora è completamente rifatto: la metamorfosi lo ha snaturato, e la nonna non girovaga più e non se ne intende più lo scalpiccio leggero attutito di chi non vuole infastidire, Adolescente seduto sui pioli, un pomeriggio, immerso nel chiarore lunare di aprile, intenso ma glaciale, la brezza inturgida la camicia, mulina sulla pelle sfregando il corpo per un baleno raggela. Sull'imbrunire, lo scampanare brusco disteso... il trillo adamantino frequente delle campane si dilata smorzandosi, dalla radura al pendio inverdito dalla chioma di faggi secolari.
Tempo di primavera testo di Paulus
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