Paura del giudizio

scritto da dimenticato
Scritto 3 anni fa • Pubblicato 3 anni fa • Revisionato 3 anni fa
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Testo: Paura del giudizio
di dimenticato

ll circolo era aperto, ma non c’era anima viva. Decise di sedersi sul marciapiede in una zona d’ombra. Sentì alcune voci e si rialzò. Voltandosi, vide un bar davanti al quale c’erano dei tavoli disposti. Uno di questi era occupato da due anziani che stavano sfidandosi in un’amichevole di scacchi. C’erano due bambini lì accanto ad assistere. Tom si avvicinò, ma si mantenne ad una certa distanza per la sue indole schiva verso chi non conosceva e anche perché avvertiva un senso di inferiorità. Quei due giocavano ogni mossa con una naturalezza disarmante. Tom era sorpreso soprattutto dal comportamento dei due bambini nel momento in cui si erano allontanati per pochi attimi dal tavolo. Stavano discutendo sull’andamento della partita.

“Hai visto il signor Parker? Non ha visto il matto in cinque mosse e ora se McFarrash farà il sacrificio di donna, Parker sarà costretto a ritirarsi.”

Ed infatti, poco dopo, la partita era stata vinta da quel tale McFarrash esattamente con la mossa predetta dal piccolo spettatore. Tom era rimasto talmente scioccato che scappò subito via.

“Qui dovrò allenarmi duramente solo per sperare di strappare una patta al meno bravo del gruppo. Con la preparazione che ho, adesso tutti rideranno di me. E’ stato bello comunque aver sognato ad occhi aperti anche se per un solo giorno, caro Tom!”, pensava.
Paura del giudizio testo di dimenticato
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