Non ci sono che nuvole

scritto da Roland DiTiz
Scritto 2 anni fa • Pubblicato 2 anni fa • Revisionato 2 anni fa
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Immagine di Roland DiTiz
Autore del testo Roland DiTiz
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Questo racconto è stato scritto all'indomani dell'invasione russa in Ukraina. Lo ripropongo qui in quest'epoca oscura.
- Nota dell'autore Roland DiTiz

Testo: Non ci sono che nuvole
di Roland DiTiz

Ho ancora quella foto, una di quelle che noti solo una volta sviluppato il rullino e che comunque conservi.
La guardo spesso e la porto sempre con me, ovunque io vada.
Rappresenta il quartiere dove abitavi da ragazzo, con enormi palazzoni in cemento alti fino al cielo.
Nella foto non si vedono persone, solo la cima del palazzo numero 6 e una grande fetta di cielo con poche e sparute nuvole.
Ci sono due alberi o, meglio, la cima  degli alberi del parco del quartiere, quante ore abbiamo passato su quelle panchine… 
Quando l'ho guardata la prima volta non ho visto altro, ma da allora scopro, ogni giorno, nuovi dettagli e se dapprima rimanevo sorpreso nel non averli notati, ora mi sono quasi convinto che sia invece "magica".
Che sciocchezza, dirai, eppure solo la settimana scorsa ho visto che le nuvole erano aumentate di numero e il loro colore, da bianco e morbido, stava virando al cupo colore del temporale.
Anche gli alberi ora si muovono al vento e nel cielo, proprio davanti alle nuvole, sono comparsi alcuni puntini neri in formazione e non sembrano uccelli.
Ogni ora, minuto, continuamente, guardo la foto ma non riesco credere a quello che vedo.
Eppure dalla finestra vedo il parco e gli alberi con le panchine proprio dalla palazzina della foto, io abito ancora qui.
Sento una sirena lontana gridare e ho paura, nella foto ora non ci sono che nuvole.

Non ci sono che nuvole testo di Roland DiTiz
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