Il contadino egoista

scritto da Dragollone
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Un grande deserto e una piccola oasi
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Testo: Il contadino egoista
di Dragollone

Moltissimo tempo fa in mezzo a uno sconfinato deserto c’era una piccola oasi. Qui cresceva un albero che produceva un meraviglioso frutto rosso e una grandissima foglia dalle mille sfumature verdi. Il proprietario dell’oasi era un contadino cattivissimo. Con un appuntito forcone allontanava tutti coloro che cercavano di raccogliere il frutto o di riposarsi all’ombra della grande foglia. I poveretti che giungevano all’oasi, erano talmente stremati dal caldo del deserto che subivano passivamente le angherie dell’uomo e si allontanavano sperando di trovare al più presto un luogo più accogliente dove riposarsi.
C’era un grande uccello nero dall’appuntito becco giallo che non si lasciava spaventare dal contadino. Si aggirava nei dintorni dell’oasi aspettando il momento giusto per impossessarsi del frutto rosso.
Un giorno una nuvola sorvolò il grande deserto. Tutti gli abitanti di quel luogo arido e inospitale osservarono stupiti il suo passaggio, era da moltissimo tempo che non se ne vedeva una. Pure il contadino fu distratto da quell’insolito avvenimento.
L’uccello non si lasciò sfuggire l’opportunità. Si gettò in picchiata sul frutto. Il contadino mosse d’istinto il forcone verso la minaccia. L’uccello con un colpo di coda deviò le appuntite punte del forcone e con una stretta virata riuscì a sfiorare con l’appuntito becco giallo la superficie del frutto rosso.
Il frutto tremò per alcuni minuti poi esplose. La sua polpa e i suoi semi si sparpagliarono per tutto il deserto. Nell’aria si diffuse un odore dolciastro che salendo verso il cielo irritò la nuvola che si sciolse in una finissima pioggerellina.
In poco tempo sull’arido terreno del deserto cominciarono a spuntare tante piantine. Piano piano quel luogo inospitale si trasformò in una rigogliosa foresta. Al cattivo contadino rimase solo la sua oasi, che nel frattempo si era trasformata in un appezzamento brullo dominato da un albero secco.
Il contadino egoista testo di Dragollone
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