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Il figlio dell’assenza
Eri bambino,
con gli occhi pieni di domande,
cresciuto tra sguardi VUOTI
e carezze incondizionate .....
solo se eri utile,
solo se eri silenzioso.
Ti hanno insegnato
che l’amore è merce,
che l’affetto si merita
con il sudore
e si perde,
con la fragilità.
Così hai imparato a fingere,
a sorridere senza sentire,
a imitare ciò che hai ricevuto:
il
freddo giudizio di superiorità.
Dentro la tua mente
una parte è rimasta spenta,
una stanza vuota
dove nessuno
ti ha mai acceso la luce.
E crescendo.....
hai indossato maschere
che brillano solo all’esterno,
mentre dentro
una fame mai saziata
TI corrode.
Hai calpestato il rispetto,
distrutto tutto ciò che poteva salvarti
copiando il disamore
come fosse un'eredità sacra.
E nel triangolo dell’inganno
hai cercato di riempire il vuoto,
l’amante come specchio,
l'altra come preda,
Te stesso come dio.
Ma è solo eco,
un urlo senza voce,
un uomo che ha fallito,
che ha perso
la parte più umana
la dignità
nel labirinto
dell’ignoranza
ricevuta.
