Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Bed (Bad)
Abitiamo qui sotto le lenzuola,
Nella casa di flanella occupata
Con la voglia di amarci sempre a palla,
E ci diciamo che davvero è proprio
Bella la morbida capanna dove
Tu sei la madonna e io il falegname,
Nella quale ci scaldiamo anche senza
Il fiato del bestiame, perché abbiamo
La spontanea libidine animale
Di infiammarci al calore naturale,
Organico, biologico, ecologico,
Dell’energia da fonte rinnovabile
Che si chiama domotica sessuale:
La si ottiene come il fuoco dal beato
Sfregamento di due pelli che si attizzano
Dialogando in un afflato lento lento,
Tra carezze scialacquate a manetta
Sulla carne che è soffice di ovatta,
E in bocca tutta intera la tua tetta
Per nutrirmi del succo vero, e pieno,
Della vita, dell’amore che si intreccia
Nelle fibre in cui nulla vi è di acrilico,
Sintetico, di plastico e artefatto,
Qua il sudario non va mai autenticato,
E del resto non ci importa un fico secco
Che il consesso stabilisca per decreto
Che il nostro domicilio è quello giusto,
L’indirizzo è riservato, è segreto,
Lo sappiamo io e te e tanto basta,
Tu mi implori che non devo scoperchiare
Questo tetto di piumone imbottito,
Io prometto che mai andrò ad alzare
La coperta della porta che preserva
Il tuo privato, però so che prima
O poi verrà un tifone a sollevare
Le tegole in cotone misto lana
Che riparano dal mondo il nostro noi,
E allora lì ci scopriranno ricamati
L’uno dentro l’altra oppure viceversa,
Ed è appunto il viceversa che diranno
Che è sbagliato, perché esiste un solo modo
Di essere accoppiato, e noi non siamo fatti,
Noi non stiamo ai patti, come invece impone
Il credo, sociopatico e allupato,
Di qualche testo sacro… dal tessuto
Così fine, così fitto, liscio e denso
Da non riuscire a schiudere la mente,
Da non sapersi fare traspirante,
E mentre sentiremo sulla testa
I lamenti indemoniati di mille
Cherubini, noi due, nudi e indifesi,
La passione già ammainata a mezz’asta,
Grideremo: «Chi cazzo siete? Fottetevi!».
E dopo forse finalmente capirete…