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Ascoltai la nostra canzone, ma che fosse nostra lo sapevo solo io.
La feci ascoltare perfino al Sole, che, compiaciuto, si mise a piangere.
Mi osservò e con le lacrime al viso mi disse:
“Non mi guardi più con gli stessi occhi”.
Adesso ero io che piangevo, lo guardai e gli dissi: “Scusa, Sole mio, non ti guarderò più con gli occhi di chi già sa, con gli occhi di chi non si aspetta nulla.
Non ti guarderò più con gli occhi dell’Abitudine, bensì con quelli dell’Incertezza.
Quell’Incertezza che non sa se colorerai il cielo un altro giorno, quell’Incertezza che non sa se scalderai le giornate un giorno ancora, quell’Incertezza che non sa se ci sarai…
E nell’attesa lascio che l’Inatteso accada.
Ciao Sole”.
Ciao Amore.