Mia madre se fosse una città

Mia madre se fosse una città, sarebbe senza dubbio Marsiglia. Con il sole caldo, ma l’aria fresca di maggio, il vento frizzante che trasporta brezza marina e l’odore di sale. Sarebbe una città francese, decadente e portuale, ma per niente altezzosa e senza pretese, proprio come Marsiglia. Ha il naso freddo, la pelle salata e il colorito scuro come un palazzo che riflette la luce aranciata del tramonto. Lo spirito di una città imponente ma che sa farti sentire al posto giusto. È delicata, educata e solare. Passeggiare tra le sue vie, con il mare a pochi metri, la sensazione del sole forte che infiamma la pelle e, un momento dopo, il vento pronto a far rabbrividire. L’odore di boulangerie misto all’aria salata infonde serenità, armonia. Sa essere Noailles, un banco di spezie, un forno arabo, l’accuratezza e la scrupolosità nel scegliere la materia prima. È un mercatino di teli e parei, dei quali lei ne sceglierebbe uno azzurrastro. È la serenità nel passeggiare senza una meta, senza fretta. Incontrare Le Panier, fermarsi in una piazza, ordinare un marocchino con, al posto del cacao, la cannella. Guardare la vista, respirare pieni polmoni come fosse il gesto più nobile conosciuto, il mare é davanti e la Cattedrale alle spalle.