Mi Piace e Non Mi piace

scritto da Tanja
Scritto 6 anni fa • Pubblicato 3 anni fa • Revisionato 3 anni fa
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Autore del testo Tanja
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Solo un arcobaleno senza fine può contenere tutte le cose che mi piacciono.
- Nota dell'autore Tanja

Testo: Mi Piace e Non Mi piace
di Tanja

Mi piacciono:
il vento sulle guance,
il temporale di notte
quando sul tetto bussa forte.
Mentre il tuono avverte,
mi stringo al sicuro sotto le coperte.
Tuffarmi tra le onde,
nuotare libera nel mare,
nelle acque non troppo profonde,
mi piace scivolare.

Adoro l’alba,
il profumo nuovo del mattino,
l’odore del bosco umido in autunno:
quando son sola
tra le sue fronde,
in me,
tanta quiete si diffonde.

Mi piace passeggiare
in montagna,
tra gli abeti
fino alla cima
o al prossimo tornante,
lasciar libero lo sguardo
su un cerbiatto affascinante.

Mi piace passeggiare lungo mare,
sui sassi
o scalza sulla sabbia,
con accanto quell’immensità
che spegne il fuoco della mia ansietà.

Adoro vagabondare per la campagna,
sorridere ai cipressi sempre in fila
siano essi uno, due o quattromila;
raccogliere qualche fiore,
soffiare la mia passione
su un dente di leone.

Mi piace camminare
ai margini della terra brulla,
mentre il cielo,
in estate,
al tramonto, si trastulla;
o sulla brina,
che nell’inverno scrocchia
e del suo luccicore si fa spocchia.

Mi piace camminare sempre:
che sia con il cappello
quando c’è venticello,
con il sole
o con la pioggia
senza ombrello.
Mi piace in ogni giorno dell’anno,
finché le gambe me lo consentiranno.
Lungo ogni strada,
sia essa sconosciuta
o abitualmente battuta,
mi piace andare
senza mai tornare.

Di mio marito,
mi piacciono l’odore,
le guance,
i suoi denti bianchi tra la barba:
se lui sorride,
ogni mia inquietudine recide.
Adoro starmene nel suo pigiama,
dormo sempre bene
sentendo che mi ama.
E se mi scopre
con la sua t-shirt sotto il maglione,
sul mio volto
non trattengo
un tenero rossore.

Del mio bambino,
nei suoi grandi occhi nocciola,
vedo la vita
che fugacemente vola.
Senza che se ne accorga,
fermo le sue espressioni,
profondamente,
in un angolo della mia mente.
Ogni volta,
mi piace illudermi
che il tempo,
questa fotografia,
non se la porterà via.

Mi piace la cioccolata calda in tazza,
la sera, tra le mani,
con la mia famiglia,
mentre fuori il freddo
ogni voler d’uscire spiazza.
Mi piace ancora di più
se siamo in vacanza a Sestola,
in montagna,
dove ad ogni finir d’estate,
rinasco di speranza.

Mi piacciono il legno,
il colore del tè,
che sinuoso e profumato,
scende e si dilata
nella teiera di vetro trasparente.
Amo sedermi a berlo con la mia famiglia,
inzupparci qualche biscottino al burro;
la domenica pomeriggio,
in autunno,
mi piace davvero tanto.

Mi piace il fuoco che scivola
e balla gentile dentro la stufa nera,
mi sembra faccia un po’ come le nuvole
quando viaggiano,
si mescolano
e trasfigurano veloci,
nel cielo,
lassù lontano.

Mi piace il vento quanto tira forte,
mentre io sono al sicuro
al di là della finestra,
e lo guardo,
e lo ascolto.
Mi piace anche sentirlo addosso
se gentile,
non è troppo mosso.

Mi piacciono:
i pettirossi,
tutti gonfi,
che sul davanzale,
tra la neve,
zampettano
e poche briciole aspettano;
il silenzio,
del prato d’estate,
di notte,
acceso dalle lucciole a frotte;
il nido della rondine
sotto la gronda di casa,
il mio cane
quando dorme
a pancia all’aria.

Amo raccogliere le verdure
e i frutti dell’orto che ho piantato.
Mi piace fare il pane,
cucinare le verdure,
nuovi pasti inventare;
mettere la frutta fresca
di stagione sulla tavola,
sempre ben apparecchiata,
come fosse la più bella favola.

Mi piace ascoltare la musica
mentre scrivo,
quando cammino,
faccio le pulizie,
mi piace ascoltarla
in tutte le mie manie.
Adoro il suono del pianoforte
e quello del sassofono;
il basso ed il violino
lascio che tuonino
nel mio animo,
là, al cuore,
tanto vicino.

Mi gustano le ciliegie e le fragole,
la cicoria ripassata in padella con aglio,
peperoncino ed olio,
la salsa di pomodoro fatta dal mio babbo,
i piselli freschi,
le carote appena tirate fuori dalla terra.

Non mi piacciono tutte le cose ovvie,
come i comportamenti
che non sono di rispetto umano,
e che in quanto fatti ovvi,
e amati da nessuno,
apposta, io non scriverò,
così discriminati,
a parte li lascerò.

Non mi piacciono: la musica rock,
fare la spesa al supermercato,
il fegato
e neanche le zizzole.

Mi piace non avere tante cose
che non mi piacciono.
Non mi piace non finire la lista
delle cose che mi attraggono.

Non mi piace
non piacermi.
Mi Piace e Non Mi piace testo di Tanja
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